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Smart City Tour, a Firenze accordo Italia-USA per un nuovo modello di sviluppo sostenibile

Italia


di Flavio Fabbri

 

Si è svolto questo pomeriggio a Firenze l’incontro sulle città intelligenti organizzato dall’associazione Amerigo, in collaborazione con Anci, Nyu Firenze, Enel e Vodafone Italia, e col patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e del Comune di Firenze.

 

Un evento che ha dato il via ufficialmente allo ‘Smart city tour’ 2014, manifestazione itinerante nata per aprire un percorso virtuoso con esperti, professionisti, innovatori e decisori pubblici attorno ai temi della crescita urbana, della sostenibilità ambientale ed economica, della green economy, dell’ICT applicata all’economia, della competitività e della crescita.

 

I partecipanti si sono confrontati sulle cause che rallentano e impediscono di fatto la realizzazione delle smart city in Italia e sui futuri progetti pilota che a breve partiranno da Cosenza, Lecce, Pisa e Venezia.

 

Nei saluti alla sala gremita di Palazzo Vecchio, Dario Nardella, vice sindaco della Città di Firenze ha dichiarato: “Smartcitytour che parte da Palazzo Vecchio è la sfida della contemporaneità e per noi significa rigenerazione urbana“.

 

Il progetto è stato quindi presentato da Vito Cozzoli, presidente di Amerigo e capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo economico, e dell’ambasciatore degli Stati Uniti John R. Phillips, che ha sottolineato come le smart city “rappresentino di fatto un modo diretto e trasparente per coinvolgere i cittadini nei processi decisionali e nella governance“.

 

Keynote speech della giornata è stato John Tolva, Presidente di Positive Energy Practice e già Direttore dell’Ufficio Innovazione e Tecnologie della Città di Chicago, che ha sottolineato la centralità degli open data e dei processi partecipativi dal basso: “Il futuro della rete è nella super connessione tra oggetti e persone; le infrastrutture fisiche e dell’informazione avranno la stessa rilevanza“.

 

Gli open data creano valore economico e business – ha continuato Tolva – e le app sono già oggi degli strumenti per rendere migliore e più semplice la vita dei cittadini“.

 

E’ importante e fondamentale spendere per la scuola, è uno dei principali assetti di nuova democrazia. Bisogna migliorare la fluibilita’ degli ambienti scolatici e anche la loro efficienza“, ha invece detto Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale dell’Enel, durante il primo panel ‘Strategie vincenti per una smart city‘.

 

Con le tecnologie di Smart Grid riusciamo a far risparmiare i nostri cittadini e rendere soprattutto nelle citta’ la vita’ piu’ comoda“, ha aggiunto Conti, che ha spiegato: “Vorremmo poter fornire a tutti i cittadini di Firenze la possibilità di muoversi con sistemi elettrici“.

 

La possibilità di essere collegati e di essere connessi con un sistema di rete – ha affermato il presidente Enel – per cui molte operazioni possono essere fatte a casa, senza dover affollare uffici, tutto questo fa parte di un processo di evoluzione del sistema dove Firenze, essendo una città di medie dimensioni, ma molto vincolante dal punto di vista urbanistico, si presta magnificamente a questo tipo di operazione“.

 

Nel panel “La sfida die progetti” era presente Manlio Costantini, enterprise business unit director di Vodafone Italia: “Vodafone, come operatore di telecomunicazioni, svolge il ruolo fondamentale di facilitatore tecnologico per tutte le realta’ coinvolte nello sviluppo delle Smart Cities“. “In questa direzione – ha aggiunto Costantini – vanno i progetti di innovazione sulla rete, abbiamo un piano di investimenti su banda ultra larga fissa e mobile da 3,6 miliardi di euro in Italia nei prossimi due anni, e lo sviluppo di piattaforme per la realizzazione di soluzioni che abilitano l’erogazione di servizi innovativi alla pubblica amministrazione e ai cittadini“.

 

Hanno preso parte al pomeriggio fiorentino anche il sindaco di Torino, Piero Fassino, con un messaggio video, Francesco Profumo, presidente dell’Osservatorio ANCI sulle Smart City, Giampiero M. Gallo dell’Università di Firenze.

 

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