Telegestione, M2M applicata all’energia: mercato da 7,5 mld di dollari nel 2018

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Mercato da 7,5 miliardi di dollari nel 2018, gli smart meters conquistano il mondo e nel 2020 il loro numero dovrebbe superare gli 830 milioni di apparecchi istallati. Italia nella Top5.


Smart Meters_Smart Energy

di Flavio Fabbri

 

Nel 2022 il mercato mondiale degli smart meter raggiungerà il valore di 57 miliardi di dollari (partendo dal 2012). Il picco si dovrebbe registrare nel 2018 con quasi 7,5 miliardi di dollari, mentre nel 2020 il numero di contatori intelligenti e di nuova generazione dovrebbe arrivare a 830 milioni di unità istallate a livello globale.

 

Sono i numeri del Rapporto “The Smart Meter Revolution” di Telefonica Digital Hub, che stima una penetrazione altissima di tali dispositivi domestici ed industriali per la gestione efficiente dei consumi energetici (gas, acqua, luce elettrica): oltre l’80% in Europa e Nord America, vicino al 70% nel comparto Asia-Pacifico.

 

Cina, Stati Uniti e Giappone guidano la classifica dei Paesi con il più alto numero di smat meter attivi, seguiti subito dopo da Francia, Italia e Germania.

 

Il nostro Paese, grazie a Enel, è stato tra i primi al mondo a sostituire i vecchi contatori con dispostivi di smart metering già a partire dal 2006, provvedendo all’istallazione di 32 milioni di apparecchi in 5 anni.

Gli smart meter rientrano anche nella categoria più ampia del settore Machine-to-Machine (M2M) e in Italia, secondo i dati presentati nell’ M2M Forum 2013, sono già 1,5 milioni i dispostivi di nuova generazione allacciati in rete per la telegestione avanzata dei consumi. Un mercato, quello dell’M2M, che sono in Italia vale più di 800 milioni di euro (2012). 

 

La telegestione dei contatori, cioè la loro gestione da remoto o smart metering, si basa su un’infrastruttura digitale di cui il contatore elettronico è il front-end verso il cliente. Tale infrastrtutura costituisce un importante tassello nella realizzazione delle smart grids, le reti intelligenti, il cui sviluppo consentirà nei prossimi anni l’adattamento delle reti di trasporto e distribuzione dell’elettricità alle mutate esigenze del mercato.

 

La gestione remota della grande maggioranza delle transazioni commerciali e delle principali attività sui contatori, evitando di conseguenza l’intervento in sito, è anche un positivo elemento nella riduzione delle emissioni di CO2 e lo sviluppo di politiche energetiche sostenibili in ambito smart city e nazionale.