Smart city index, online il sistema di indicatori della GSMA

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GSMA e Università di Sheffield insieme per sviluppare lo Smart Cities Index 2014. Online i dati relativi a San Francisco, New York, Barcellona, Amsterdam, Berlino, Helsinki, Dubai, Singapore, Hong Kong, Seoul, Shanghai.

Mondo


Smart City Index

Continua il lavoro glovale della GSMA (Groupe Speciale Mobile Association) e dell’Università di Sheffield nell’affinare e migliorare il sistema di indicatori scelti per lo studio delle smart city (Smart Cities Index).

 

L’associazione degli operatori mobili, al momento, ha messo in campo ben 31 indicatori in grado di misurare la crescita economica, infrastrutturale, amministrativa e sociale relativa all’applicazione di tecnologie mobili per smart city.

 

San Francisco, New York, Barcellona, Amsterdam, Berlino, Helsinki, Dubai, Singapore, Hong Kong, Seoul, Shanghai, sono le città oggi monitorate utilizzando il set di indicatori sviluppato dalla GSMA.

 

Una mappa interattiva consente di verificare gli indici di efficienza energetica, di inquinamento, di CO2, di innovazione sociale, di smart mobility, di trasporti intelligenti, di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa, di smart mobile service/mobile app al pubblico, di connected transport, di presenza sul mercato di mobile startup, di piattaforme open data, di  utilizzo di servizi di mgovernment/mpayment/mbanking/msecurity e molto altro ancora.

 

Sul sito dell’associazione, inoltre, è possibile partecipare, fino al 17 gennaio, ad un’indagine online sull’importanza delle mobile technology nelle smart city, nel loro sviluppo, nell’inclusione/partecipazione dei cittadini, nella crescita economica e nel generare nuovi posti di lavoro.

 

Sono diversi gli aspetti che la GSMA considera centrali per lo sviluppo di un modello di smart city adattabile ad ogni latitudine. L’importante, secondo l’associazione, è investire in una serie di fattori considerati chiave e imprescindibili per la nascita e la crescita di una città innovativa e sostenibile: mobile broadband, reti wifi pubbliche, rete di sensori digitali per il monitoraggio del traffico, tecnologie GPS installate sui veicoli privati e pubblici per la ricezione di dati relativi alla mobilità urbana, diffusione di veicoli elettrici (V2G), rete mobile per favorire il bike-sharing e il car-sharing.

 

Una serie di soluzioni tecnologiche che non si esauriscono con queste appena elencate, ma che potrebbero continuare con il lanciare nuove app per il parcheggio facile e per la gestione efficiente del servizio (mobile waste management) predisposto al trattamento dei rifiuti (livello dei cassonetti, differenziata), sviluppare un’infrastrutture avanzata di illuminazione intelligente e modulare, istallare smart grid in città e smart meters in ogni casa ed edificio pubblico (energy monitoring systems), sviluppare piattaforme open data per la pubblica amministrazione e dotare le scuole e le università di tecnologie mobile learning e tanto altro.