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Smart city, le 10 città più innovative d’Europa

Europa


Le città d’Europa si posizionano bene sullo scacchiere delle smart city globali. Secondo una nuova lista realizzata da Boyd Cohen, esperto internazionale di sostenibilità urbana e cambiamenti climatici, sono diverse le metropoli del vecchio continente a mostrare una vivacità tecnologica e una creatività progettuale al pari, se non migliore, di tante altre negli Stati Uniti e in Asia.

 

Copenhagen, Amsterdam, Vienna, Barcellona, Parigi, Stoccolma, Londra, Amburgo, Berlino e Helsinki, sono le 10 città più innovative d’Europa. Come si nota subito, 9 su 10 sono località situate nel Nord Europa, solo la città catalana rappresenta il Mediterraneo e questo ripropone la distanza che c’è, in termini di progettualità, risorse e impostazione culturale, tra le due anime del continente: quella settentrionale e quella meridionale che si affaccia sul mare.

 

Cohen vede l’Europa impegnarsi seriamente in termini di sostenibilità, economie a basso impatto ambientale, qualità della vita e vivibilità degli spazi cittadini. Un panorama in rapido cambiamento in cui amministrazioni pubbliche, cittadini, centri di ricerca e aziende stanno tentando di trovare assieme un modo per crescere sia culturalmente, sia economicamente, senza danneggiare un ecosistema ambientale già di per sé fragile.

 

Non si tratta di una classifica vera e propria, ma più di una lista di esperienze e best practice che possono tornare utili a tutte quelle realtà urbane in via di trasformazione. Le aree metropolitane devono affrontare le sfide del XXI secolo, tra cui quelle energetiche, demografiche e climatiche, e per farlo hanno bisogno di idee innovative, piani di inclusione sociale e soluzioni tecnologiche appropriate.

 

Copenhagen, già Capitale europea ‘green’ per il 2014 e in cima alle classifiche di tutto il mondo per qualità della vita e attenzione all’ambiente, è vista da Cohen come migliore esempio di progetti per la riduzione dell’uso di risorse energetiche tradizionali (gas, carbone, petrolio) e loro abbandono entro il 2025, di accessibilità a spazi verdi, di abbandono delle autovetture a favore dei mezzi pubblici, di efficienza energetica e di mobilità sostenibile, con il 40% dei cittadini che utilizzano la bicicletta.

 

Ottime anche le performance tecnologiche della capitale danese, con l’introduzione di piattaforme per l’internet of things, gli open data e la sensoristica digitale, come nel caso della collaborazione con il MIT di Boston per l’elaborazione dei big data.

 

Sulla stessa strada anche Amsterdam e Vienna, che bene stanno lavorando sulle fonti rinnovabili e la dismissione di tutti quegli impianti cittadini che fanno ancora uso di energie tradizionali. Anche in questi centri l’uso della bicicletta o gli spostamenti a piedi stanno rivoluzionando l’ambiente urbano, in nome di una migliore qualità della vita.

 

Qui il resto della classifica stilata da Cohen su Fastcoexist.com, elaborata a partire da 28 indicatori di massima che consentono ai ricercatori di confrontare, anno dopo anno, i diversi modelli di sviluppo adottati dalle città in tutto il mondo.

 

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