Smart city, ‘6000 Campanili’: Piemonte, Lombardia e Marche in pole position

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Tra i 115 progetti del piano ‘6000 Campanili’, a cui andranno 100 milioni di euro iniziali, ne ha presentati di più il Piemonte (34), seguito da Lombardia e Marche (entrambe con 13). Attesi fino a 1300 nuovi posti di lavoro.

Italia


6000 Campanili

Il Governo procede con lo sblocco dei fondi per il piano ‘6000 Campanili‘. È stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ad annunciare la firma del decreto. A breve, in attesa del via libera della Corte dei Conti, i primi 115 progetti potranno accedere a finanziamenti per oltre 100 milioni di euro.

 

Ai 100 milioni di euro stanziati a favore del Programma dal decreto legge n. 69/2013 (“Decreto del Fare“), la legge di stabilità ha aggiunto ulteriori 50 milioni di euro per l’anno 2014. Una stima delle ricadute occupazionali del progetto quantifica in circa 1000-1300 posti di lavoro fra diretti e indiretti.

 

Sono interventi di significativa e diffusa riqualificazione del territorio e in grado rimettere in moto un’economia locale del settore fatta di piccole e medie imprese – ha dichiarato il ministro Lupi – Il nostro impegno, come governo e come ministero, è quello di fare il possibile per riportare il Paese in crescita. L’apertura nei primi mesi del 2014 di circa trecento cantieri nel tessuto più profondo del nostro paese è un altro segnale positivo, per portare l’Italia fuori dalla crisi“.

 

La graduatoria completa dei progetti ammessi al programma ‘6000 Campanili’ è disponibili sul sito del ministero e sono soprattutto i Comuni delle regioni settentrionali ad essere presenti in lista. Su 115 progetti, per un importo complessivo tra 500 mila euro ed 1 milione di euro ognuno, sono Piemonte, Lombardia e Marche a piazzare il maggior numero di progetti.

 

Sono 34 gli enti pubblici del Piemonte, sotto i 5000 abitanti, ad essere stati inseriti in graduatoria, 13 di Lombardia e Marche, per un importo medio di poco più di 800 mila euro ciascuno.

 

Seguono più distaccate le altre regioni, il Veneto con 7 Comuni, la Basilicata con 6, l’Abbruzzo e la Sicilia con 5, e via via tutte le altre.    

 

Quasi tutti i progetti sono stati presentati allo scoccare delle ore 9,00 del 24 ottobre 2013, come previsto dal cosiddetto Click Day. Unica eccezione il Comune di Marebbe (BZ), che ha presentato domanda di ammissione nel tardo pomeriggio.

 

Tutti gli enti pubblici hanno inviato al sito dell’ANCI i progetti di infrastrutture con le relative richieste di contributo pubblico. L’accettazione, fatta salva la verifica della congruità della documentazione presentata, è stata stabilità dall’ordine cronologico di arrivo delle richieste.

 

Il Programma, che ha visto coinvolti nella sua attuazione il ministro delle Regioni, Graziano Del Rio, e l’ANCI guidata dal sindaco di Torino, Piero Fassino, prevede interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici  pubblici (compresi   gli   interventi   relativi all’adozione di misure  antisismiche), ovvero di realizzazione e manutenzione di reti (viarie  e   infrastrutture   accessorie   e funzionali alle stesse o reti telematiche di NGN e  WI-FI), nonché di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio.