Smart city, 200 milioni di fondi Ue per l’ICT nei trasporti e nell’energia

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Investimenti in smart city & smart community grazie ad Horizon 2020. Neelie Kroes, ‘Per rendere le città luoghi migliori in cui vivere e lavorare c’è bisogno di integrare ICT e big data, dando vita a nuove reti di hardware, software, dati e servizi’.

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Nella primavera del 2014 la Commissione europea lancerà un nuovo “Invitation for Smart City and Community Commitments” sempre all’interno delle linee guida delineate nello “Smart Cities Strategic Implementation Plan“. L’annuncio è stato dato ieri a Bruxelles, durante il convegno “EIP Smart Cities and Communities: Leading the Way in Making Europe’s Cities Smarter“, con lo scopo di mobilitare tutti gli interessati (amministrazioni pubbliche, imprese, enti pubblici e privati) a partecipare al piano d’azione (Quinto Partenariato per l’innovazione in Europa) per favorire di un rapido e sostenibile sviluppo urbano in tutta l’Unione.

 

Per rendere le nostre città luoghi migliori in cui vivere e lavorare c’è bisogno di integrare l’ICT e i big data, dando vita a nuove reti di hardware, software, dati e servizi, basati su standard aperti, finalizzate all’innovazione, il rilancio delle infrastrutture e dei piani di smart city“, ha spiegato il vicepresidente della Commissione e responsabile per l’Agenda Digitale, Neelie Kroes.

 

D’accordo gli altri commissari, Siim Kallas (Trasporti) e Günther H. Oettinger (Energia), che hanno ribadito l’importanza strategica delle smart city e delle tecnologie green per rivoluzionare gli ecosistemi urbani, dando vita a “nuovi modelli economici e di sviluppo“, a “partenariati tra città e aziende“, a “sinergie straordinarie tra tecnologie ICT, reti energetiche integrate e piani di mobilità innovativi“.

 

Sono stati messi a bilancio investimenti per 200 milioni di euro per le smart city e le smart community, nel bienno 2014-2015, grazie al lancio ufficiale del programma Horizon 2020. Ci sarà anche la possibilità di accedere ai fondi strutturali europei di investimento.

 

Le aree interessate sono quelle delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dell’energia e dei trasporti. Qui il partenariato europeo per l’innovazione avrà modo di affinare strumenti e modelli di intervento, da concordare tra tutti i partner.

 

Vi prenderanno parte sindaci, imprese, rappresentanti delle associazioni sui territori e delle smart community e da loro si attendono i maggiori contributi su argomenti particolarmente sensibili, relativamente all’ambiente urbano, come mobilità sostenibile, distretti industriali high-tech a basso impatto ambientale, trasporti intermodali (ITS), ICT applicata alla riduzione dell’inquinamento, alla gestione della rete energetica ed idrica.

 

Flavio Fabbri