Dubai smart city: GSMA a fianco di Etisalat e Du per la rivoluzione verde

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Taglio del 30% nei consumi energetici ed idrici entro i prossimi 15 anni, ammodernamento di 30 mila edifici finalizzato alla maggiore efficienza energetica, la conversione di un quarto del parco macchine governativo all’eMobility.

Emirati Arabi


Smart city_Dubai

Non conosce crisi economica ed incertezze finanziarie l’emirato arabo di Dubai e sono aumentati gli investimenti in sostenibilità, green economy e smart city. In particolare, il progetto Dubai Smart City può contare sul 30% in più di risorse per quest’anno e nei giorni scorsi è stata apposta la firma ad un nuovo accordo tra la Città, l’associazione internazionale di operatori mobili GSMA, Etisalat e Du.

 

La partnership è mirata a velocizzare la realizzazione dei progetti dedicati alla trasformazione tecnologica di Dubai, grazie al supporto di un team di professionisti e al trasferimento di conoscenze ad alto livello tecnologico, tra cui le migliori best practice in sanità elettronica, educazione digitale e trasporti di nuova generazione.

 

Nell’accordo entrano anche le due principali aziende emiratine di telecomunicazioni: la Emirates Telecommunications Corporation, più nota come Etisalat, e Du (Emirates Integrated Telecommunications). Particolarmente importante il ruolo di Etisalat nell’utilizzo di tecnologie M2M, grazie all’esperienza accumulata dall’azienda all’interno del network mondiale (M2M World Alliance) che vede attive più di 60 realtà del settore.

 

Il Governo di Dubai ha già annunciato un taglio del 30% nei consumi energetici ed idrici, entro i prossimi 15 anni, l’ammodernamento di 30 mila edifici finalizzato alla maggiore efficienza energetica, la conversione di un quarto del parco macchine governativo all’eMobility.

 

Nel deserto che circonda l’Emirato, saranno installate nuove centrali per la generazione di energia elettrica da fonte solare. Nei prossimi 15 anni, l’impianto raggiungerà 1GW di potenza, grazie all’estensione dei pannelli in un raggio di 20 chilometri quadrati.

 

In tempo per l’Expo 2020, Dubai vuole tagliare le sue emissioni del 30%, convertendo la metà della sua economia (oggi pari a 100 mld di dollari l’anno) alla green growth, quindi energie rinnovabili, tecnologie pulite, low carbon economy.

 

(F.F.)