Nuovo progetto europeo di smart mobility: ‘AutoNet 2030’, veicoli wireless e sistemi di guida automatica

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Nove centri di ricerca, tra cui FIAT, lavoreranno alla nascita di una nuova automobile europea per la ‘guida automatica’ nelle nostre città. Saranno impiegate tecnologie M2M, wireless, ITS e IoT.

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Parte il prossimo novembre il progetto di ricerca finanziato dall’Unione europea AutoNet 2030“. Dal 1° novembre 2013 al 31 ottobre 2016, nei Paesi partner dell’iniziativa, saranno sperimentati veicoli su strada dotati di sistemi di comunicazione M2M e wireless based, con l’aggiunta di tecnologie per la guida automatica (Automated Driving System).

 

La denominazione ‘2030’ sta a ricordare che il progetto andrà a valere, nella parte finanziaria, su Horizon 2020-2030, in cui è previsto un capitolo per l’utilizzo di serie dei sistemi di comunicazione wireless nelle automobili di nuova immatricolazione.

 

Il consorzio AutoNet 2030 è composto al momento da 9 centri di ricerca, tra cui quello della FIAT, della francese ARMINES, i BaseLabs tedeschi, l’ungherese BraodBit, lo svizzero EPFL, l’Hitachi Europe in Gran Bretagna, la Technical University of Dresden in Germania e il centro high tech della Volvo in Svezia.

 

Obiettivo del progetto di ricerca europeo è realizzare un veicolo con una vasta gamma di sensori digitali, integrati a sistemi di comunicazione M2M e wireless che rendano più semplice far interagire pilota, interfaccia grafica e tecnologie per la guida automatica.

 

La sicurezza è ovviamene una delle sfide maggiori da affrontare e diverse sono le soluzioni approntate per rendere il veicolo ‘intelligente’, cioè in grado di riconoscere gli oggetti e le persone sulla strada, sia in contesto urbano che extraurbano, di deviare percorsi e comunicare con altri oggetti (Internet of Things).

 

Gli sforzi congiunti, in tal senso, sono dedicati anche allo sviluppo di uno standard comune a tutta l’Europa per un tipo di automobile orientato alla comunicazione interna/esterna, con specifiche sulla sicurezza e l’efficienza degli strumenti a bordo, che ottenga il riconoscimento anche dello European Telecommunications Standards Institute (ETSI) in termini di Intelligent Transportation Systems (ITS).

 

Sono stati ideati, per questo fine, più scenari di riferimento dai centri di ricerca che aderiscono al progetto, sia per centri abitati, sia per strade di campagna, ma ciò che più interessa è la resa in termini di smart mobility del veicolo in condizioni di traffico urbano congestionato e in presenza di pedoni.

 

(F.F.)