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Napoli Smart City: innovazione sociale e culturale con il progetto ‘Ri@ne’

Italia


Una smart city si compone di diverse aree di intervento, tra cui certamente quella sociale e culturale. La qualità della vita di una città si misura anche e prima di tutto a partire dalla capacità di offrire intrattenimento e momenti di incontro, nelle piazze, nelle strade, nei musei, nei centri multimediali, nelle arene estive, nei luoghi adibiti per gli spettacoli pubblici, nelle gallerie d’arte.

 

Ogni luogo cittadino può funzionare come catalizzatore di iniziative sociali e culturali e anche Napoli, città ricca di arte e di storia, ha trovato il suo punto di partenza per la nascita di una smart city: il Rione Sanità. Qui è nato il progetto ‘Ri@ne’, con il fine di valorizzare il patrimonio culturale, materiale e immateriale del Rione Sanità, quartiere storico della capoluogo campano.

 

Grazie alla logica partecipativa del web 2.0 si aumentano le possibilità per i visitatori e i cittadini di partecipare direttamente alla produzione culturale, trasformando il tradizionale approccio di consumatori passivi, e ampliando l’importanza degli aspetti emotivi, di socializzazione e condivisione legati al godimento di un prodotto culturale.

 

Le attività previste dal progetto, di cui è responsabile Agostino Riitano, sono diverse e tra queste spiccano: il netizenlab, laboratorio di giornalismo civico aperto ai giovani napoletani; la creazione di un open space destinato ad essere piattaforma di riferimento per le attività di cittadinanza attiva e giornalismo partecipato; l’installazione multimediale alle catacombe di San Gennaro, attraverso una tecnologia di realtà aumentata che consente di elaborare nuovi percorsi per visitare il patrimonio monumentale napoletano, a partire dalla catacombe del Rione Sanità; l’applicazione mobile per iPhone, per una guida alla città che suggerisca percorsi storico-artistici, legati al folklore, gli usi, le abitudini e le mode, con il contributo degli utenti stessi e attraverso un’ottica di fruizione 2.0; il termometro delle emozioni, interfaccia ludica realizzata mediante un’articolata analisi netnografica sulla Città di Napoli, che si ottiene mediante l’indagine in tempo reale delle informazioni e delle conversazioni generate su siti web e social network.

 

L’intervento, spiegano gli ideatori del progetto, nel cui comitato scientifico spiccano personalità del mondo ICT (Alex Giordano, Giulio De Petra, Luca De Biase, Vincenzo Moretti), valorizza il patrimonio artistico e paesaggistico esistente, ponendo la cultura, la bellezza e l’umanità al centro dello sviluppo, mediante l’uso dei nuovi media e delle tecnologie poco utilizzate dal tessuto sociale locale, con particolare attenzione alla capacità di diretto coinvolgimento dei cittadini residenti.

 

Il progetto Ri@ne rientra tra le azioni del progetto “Sanità A.pp.I.L. Arte, Innovazione e Lavoro”, finanziato dal P.O.N. “Ricerca & Competitività” 2007-2013, per le Regioni della convergenza Asse II “Sostegno all’Innovazione”, Obiettivo Operativo “Azioni Integrate per lo sviluppo sostenibile e la diffusione della società dell’informazione”.

(f.f.)

 

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