Bergamo smart city tra le città più ‘rinnovabili’ d’Europa, prende quota la candidatura a Capitale della Cultura 2019

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Katiuscia Eroe (Legambiente – RES 100% Communities): ‘Bergamo è il settimo Comune italiano premiato in questa competizione europea, segno di quanto il nostro territorio sia ricco di risorse ed esperienze di successo sul fronte delle fonti rinnovabili’.

Italia


Smart city bergamo

Al RES Champions League 2013, il campionato europeo per le energie rinnovabili, inserito nel progetto europeo Res 100% Communities, sono state premiate le città e i Comuni che hanno dimostrato il migliore impegno e i risultati più concreti in tema di politiche energetiche sul territorio e di fonti energetiche ‘pulite’ e alternative agli idrocarburi e al carbone.

 

Nella classifica finale presentata a Kassel, in Germania, Bergamo è riuscita a salire sul podio, unica italiana, piazzandosi terza tra le grandi città (con popolazione superiore a 100 mila unità), subito dopo Region Trier (Germania) e Perpignan Mediterranee (Francia). Una quarta edizione del RES 2013 a cui hanno partecipato centri urbani di 12 Paesi europei. Più in generale, la manifestazione e il suo progetto, lanciato a favore dello sviluppo e la diffusione delle energie rinnovabili e una migliore qualità della vita, raccolgono ormai l’adesione di oltre 10 mila municipalità ditutta Europa, per quasi 100 milioni di cittadini.

 

Bergamo è il settimo Comune italiano premiato in questa competizione europea, segno di quanto il nostro territorio sia ricco di risorse ed esperienze di successo sul fronte delle fonti rinnovabili. Ora spetta al governo dare continuità a questa prospettiva, facendo in modo che in Italia si prendano provvedimenti atti a favorire la diffusione di solare, eolico e altre rinnovabili” commenta Katiuscia Eroe, membro dell’ufficio Energia e clima di Legambiente e responsabile del progetto europeo Res 100% Communities.

 

Considerando le categorie in gara, Comuni con meno di 5 mila abitanti, fino a 20 mila, da 20 mila a 100 mila e oltre 100 mila, emerge subito il livello di innovazione tecnologica raggiunto da Germania e Austria che, conquistando rispettivamente il primo e il secondo posto in ogni classifica finale, mostrano di aver investito meglio e prima degli altri nelle tecnologie pulite e le green technology, tra cui le rinnovabili (sole, vento, mare, calore della Terra).

 

Le fonti rinnovabili sono destinate a ricoprire un ruolo fondamentale nel prossimo futuro: riducendo la dipendenza dai fossili e le emissioni di gas serra, creando nuova occupazione. Con il 16% di consumo interno lordo di energia da rinnovabili, l’Italia è apparentemente nella media europea, ma per il 65% si tratta di idroelettrico e geotermia, per il 30% di biomasse e rifiuti e soltanto per il 3% di ‘nuove’ rinnovabili, con un peso dell’eolico pari al 2,1% e del solare inferiore allo 0,15%.

 

Un premio che va a pesare favorevolmente sulla candidatura della Città di Bergamo a Capitale europea della Cultura 2019. Il Dossier Ufficiale di Candidatura per Bergamo è stato consegnato lo scorso giovedì 19 settembre, al Ministero delle Attività Culturali e del Turismo, dall’Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Claudia Sartirani. Entro metà novembre, la giuria convocherà a Roma i rappresentanti delle città candidate per approfondire ulteriormente il piano di candidatura elaborato.

 

Sin dalla fase di candidatura, la competizione con altre rilevanti realtà, nazionali ed internazionali, ha il fine di stimolare la città, i suoi abitanti e le aziende, a superare i propri limiti, ad ampliare l’offerta di servizi culturali, a incrementare gli investimenti e ad evitare dispersioni di risorse umane e progettuali, con il risultato di sviluppare opportunità, rafforzare le reti infrastrutturali e incentivare un approccio sostenibile allo sviluppo territoriale.

 

(F.F.)