La Smart China di Microsoft passa per il cloud e il supporto alle piccole e medie imprese locali

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Il gigante di Redmond partecipa a più di 90 progetti di smart city nella Greater China, per stimolare la digital economy, promuovere la sostenibilità ambientale e l’uso di tecnologie cloud computing tra le piccole e medie imprese.

Cina


Ralph Haupter

Entro il 2015 in Cina ci saranno almeno 230 città con oltre un milione di residenti, senza contare semplicemente coloro che vi entreranno ogni giorno per lavorare, studiare o fare altro. Un trend frutto di politiche governative orientate a favorire lo sviluppo urbano piuttosto che rurale e agricolo. Nel grande paese asiatico, negli ultimi anni, si è svolta una enorme migrazione dalle campagne alle città, che ha coinvolto secondo diverse fonti quasi 1 miliardo di persone. Entro i prossimi dieci anni almeno quattro città della Cina meridionale vedranno crescere la loro area urbana fino a 80 milioni di persone.

 

Dati resi pubblici dal Guangdong Rural and Urban Planning Institute, che guida un progetto gigantesco di smart city relativo al delta del Zhu Jiang, meglio conosciuto come fiume delle Perle. Qui, secondo i piani governativi, dovrebbe sorgere un’area metropolitana di oltre 45 milioni di persone, tra Guangzhou e Shenzhen.

 

Una grande Cina in crescita velocissima, con tutti i suoi squilibri e sprechi, ricca di opportunità di business per aziende locali e straniere. Microsoft è presente in forze, nelle grandi città cinesi, con più di 20 uffici in 15 province. Come ha spiegato in un articolo per il South China Morning Post Ralph Haupter, president e CEO di Microsoft Greater China: “Abbiamo intenzione di far partire al più presto la seconda fase del nostro piano di investimenti in Cina, che prevede un aumento di personale, con oltre 1000 nuove assunzioni, maggiori investimenti anche fuori dalle grandi città, la partecipazione diretta a progetti smart city e una nuova strategia di partnership con aziende locali“.

Microsoft già conta una rete di aziende partner sul territorio nell’ordine di 5000 unità, ma secondo i nuovi piani dovrebbero arrivare almeno a 15000, tra manifatturiero, vendita e marketing.

 

Microsoft è impegnata, ha specificato Hauter, in oltre 90 progetti di smart city in Cina, “dove abbiamo investito risorse ingenti in soluzioni ICT e green tech orientate prima di tutto alle economie locali, quindi ai cittadini e alle amministrazioni pubbliche“. Ad aprile scorso, Microsoft e la Provincia di Hainan hanno firmato un accordo, ha spiegato il CEO di Greater China, “per lo sviluppo di programmi di sviluppo dedicati al turismo di nuova generazione, all’industria software, alla sostenibilità ambientale e alla crescita delle piccole e medie imprese del territorio“.

 

Steve Ballmer, CEO di Microsoft, ha recentemente dichiarato che, secondo calcoli aziendali, le imprese di tutta la Cina, compresa Taiwan e Hong Kong, supereranno presto i ricavi di quelle americane. Un trend chiaro a tutti da tempo, che obbliga i grandi brand dell’high tech e dell’IT, come Microsoft, ad investire di più in Cina che in altri Paesi.

 

Tra i prossimi passi che l’azienda di Redmond ha intenzione di compiere nella Greater China, c’è la fornitura di tecnologie cloud computing e smart mobile nelle città più grandi, per poi procedere verso quelle di medie dimensioni.  Secondo uno studio di Forrester Research, Microsoft sarà leader nel settore nel Sud Est asiatico nei prossimi anni, anche in virtù della crescita della spesa in tali tecnologie decisa da Pechino per stimolare lo sviluppo di un’economia digitale più forte.

Per aumentare le vendite di Windows Azure e Office 365, sono in corso nuovi accordi con importanti OEM globali e locali, tra cui Lenovo, Dell, Samsung Electronics, Acer, Asus, Hewlett-Packard, Sony, Toshiba, Haier e Great Wall.

 

La nuova piattaforma di Office e altri servizi cloud saranno offerti a migliaia di piccole e medie imprese per implementare l’uso di tecnologie innovative nei processi produttivi e per lanciare nuovi modelli di business orientati alla digital economy. Nuovi accordi sono in corso di definizione tra Microsoft e Hong Kong Broadband, China Mobile, China Unicom e China Telecom, per promuovere tecnologie e servizi a costi contenuti e per uso business/professional, oltre che consumer.

(f.f.)