Key4biz

Nuovo studio IDC sulle smart city: mercato cinese a 11 miliardi di dollari quest’anno

Cina


A partire dal 2010 le città cinesi hanno raggiunto una popolazione complessiva di 500 milioni di persone. Si tratta, secondo alcuni storici e demografi, di una delle migrazioni più imponenti della storia dell’umanità, avvenuta in soli 25 anni. Un trend peraltro in ulteriore crescita, fino a 1 miliardo di persone entro il 2025. Per farci un’idea del dato, un abitante della terra su otto vivrà in città cinesi nei prossimi anni.

 

Pechino ha superato a gennaio scorso i 20 milioni di abitanti e Chongqing è ufficialmente l’area metropolitana più popolosa del mondo, con oltre 32 milioni di persone che vi vivono stabilmente. Ogni anno, secondo dati del Governo cinese, 10 milioni di persone migreranno in contesti urbani, almeno fino al 2030.

 

In una situazione del genere, con tutte le conseguenze sociali, sanitarie, ambientali e demografiche che comporta, IDC ha prodotto un nuovo studio relativo allo ‘Smart City Evaluation Index System‘, per la valutazione del livello di crescita delle smart city in Cina. I nuclei urbani cinesi devono infatti affrontare una grandissima trasformazione in termini tecnologici, ambientali, sociali, culturali, energetici, alimentari e sanitari. Il sovraffollamento è pericoloso, solo la green & clean techology può fare in modo che tali concentrazioni di popolazione permettano un consumo di energie e di risorse primarie, idriche e alimentari su tutte, il più possibile sostenibile.

 

Il mercato delle tecnologie e dei servizi per smart city qui varrà poco meno di 11 miliardi di dollari, a dicembre 2013, con un incremento del 18,5% sul 2012. Gli investimenti del Governo di Pechino e le partnership con grandi cordate straniere, stanno radicalmente cambiando molti scenari metropolitani nell’enorme Paese asiatico. Il documento IDC suggerisce il modo migliore per decidere come e dove investire risorse fresche per lo sviluppo di città di nuova generazione e quali tecnologie utilizzare per ottimizzare le risorse e controllare i costi.

Tra i punti critici da monitorare e valutare, in relazione ai piani smart city già annunciati, troviamo alcuni indicatori, tra cui: il PIL, il livello dei consumi, la popolazione complessiva, i sistemi ICT disponibili, i tassi di innovazione tecnologica, i progetti pilota sostenuti dal Governo, il livello di competizione, il livello culturale medio, il numero di occupati e il quadro regolatorio.

 

Fondamentali, in tal senso, sono considerate le industrie delle tecnologie e dei servizi dedicate alla mobilità sostenibile, all’energia pulita, all’edilizia di nuova generazione, al miglioramento della qualità della vita, alla cura del patrimonio storico e paesaggistico. Le città dove tali mercati sono più sviluppati sono anche le più indicate per investimenti stranieri in progetti smart city più evoluti.

 

Entro il 2050 ben 250 città cinesi supereranno il milione di abitanti. Molte sono ancora di piccole e medie dimensioni, c’è tutto il tempo per intervenire e realizzare le infrastrutture idonee per la nascita di smart city funzionali ad una crescita demografica e produttiva sostenibile e pulita, che si avvia a diventare una delle più imponenti della storia umana.

(f.f.)

 

Exit mobile version