Dalla Regione Lazio più di 110 milioni di euro per la green economy, le rinnovabili, l’innovazione e la cultura

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Nicola Zingaretti: ‘A ottobre gli Stati Generali dello Sviluppo sostenibile per utilizzare la programmazione dei fondi Ue 2014-2020 per un nuovo modello di crescita, che dovrà partire dalla green economy per trasformare la nostra Regione’.

Italia


Nicola Zingaretti Grande

La Regione Lazio punta la barra dritta verso lo sviluppo sostenibile e l’innovazione tecnologica. Per il prossimo autunno il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ,ha già annunciato un evento di rilievo nel panorama nazionale: “A ottobre terremo gli stati generali per lo sviluppo sostenibile, una due giorni di incontri e progetti in cui presenteremo l’Agenda verde del Lazio. Per una grande sfida: utilizzare la programmazione dei fondi Ue 2014-2020 per un nuovo modello di sviluppo che dovrà partire dalla green economy per trasformare la nostra Regione“.

 

L’iniziativa è stata presentata ieri presso la sede della Regione Lazio, alla presenza, oltre che del presidente Zingaretti, anche dell’assessore regionale alle Attività produttive e Sviluppo economico, Guido Fabiani, e quello all’Ambiente e Infrastrutture, Fabio Refrigeri.

 

L’obiettivo dichiarato è cercare di utilizzare tutte le risorse che l’Europa ha messo e metterà a disposizione del Lazio, per sostenere le aziende del territorio regionale, investire nell’energia pulita, nell’innovazione, la green economy, la cultura e l’agricoltura di nuova generazione. In totale si tratta di ben 347 milioni di euro di fondi europei, che saranno distribuiti in 150 milioni di euro per le piccole e medie imprese, 25 milioni per l’energia pulita, 11 milioni per l’innovazione e la cultura, 161 milioni per l’agricolutura.

 

Nei prossimi cinque anni – ha sottolineato Zingaretti – i fondi europei saranno le uniche vere risorse che avremo a disposizione, vogliamo investirli tutti fino all’ultimo centesimo“. Motivo per cui la Regione Lazio è al lavoro per risparmiare anche sui costi e sui consumi, sprecando meno e innovando. Due i bandi per l’energia pulita per un totale di 75 milioni di euro: uno destinato alle imprese, l’altro agli enti locali.

 

Positivi i commenti di Unindustria e CNA all’annuncio delle nuove risorse per il territorio. “Questa decisione – ha spiegato il vicepresidente di Unindustria, Domenico Merlaniva verso la direzione da noi indicata in più occasioni, poiché queste risorse potranno essere utilizzate per cogliere le opportunità che la green economy può offrire per il rilancio della competitività economica del nostro territorio“. 

Coniugare sviluppo e ambiente – ha dichiarato Il direttore della Cna del Lazio, Lorenzo Tagliavantiè certamente la strada da percorrere per rilanciare il nostro sistema economico-sociale’‘.

 

Per le PMI sono disponibili 50 milioni di euro, destinati all’adeguamento degli impianti e alla realizzazione di strutture che favoriscano il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili. I finanziamenti potranno coprire fino al 100% delle spese ammissibili, per interventi a partire da un minimo di 100mila fino a un massimo di 5 milioni di euro. La scadenza del bando è fissata al 30 giugno 2014 (vedi avviso pubblico a valere su POR FESR Lazio 2007-2013).

 

Circa 25 milioni di euro, invece, sono stati messi assieme per gli enti locali. Anche in questo caso saranno finanziati progetti che puntino al risparmio energetico e all’utilizzo di energie rinnovabili. Potranno accedere a questo tutti i Comuni e le Province del Lazio, i Consorzi di Bonifica, gli enti gestori di aree naturali protette regionali, le Ipab e le Ater. C’è tempo fino al 30 settembre 2013.   

 

Nella mattinata di oggi è stata presentata anche l’iniziativa “Energia sostenibile“, finanziata dal POR FESR Lazio 2007-2013 e mirata a promuovere lo sviluppo e la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, il risparmio energetico e il contenimento delle emissioni inquinanti in atmosfera, attraverso azioni per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici situati nel territorio regionale.

(f.f.)