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Bologna smart city: grazie all’illuminazione intelligente meno CO2 e consumi ridotti del 30%

Italia


Partirà tra meno di un mese, il prossimo 1° luglio, il nuovo piano di illuminazione pubblica (smart lighting) di Bologna. Un restyling in chiave smart  city che prevede la riqualificazione e la gestione di semafori e punti luce in tutta la città grazie ad ENEL Sole, che si è aggiudicata la gara indetta da Consip (“Servizio Luce 2”), società del ministero dell’Economia che gestisce le forniture della Pubblica Amministrazione. Un’operazione da 21 milioni di euro in tre anni, per la sostituzione di 45 mila punti luce e 5 mila semafori.

 

In tal modo si procederà alla razionalizzazione della spesa e alla gestione integrata degli impianti di illuminazione pubblica e semaforica dell’intero territorio del Comune di Bologna, attraverso la sostituzione di 30 mila vecchi centri luminosi con sorgenti luminose ai vapori mercurio, con altri ad elevata efficienza energetica, perseguendo così gli obiettivi posti dalla legge n. 19 del 29 settembre 2003 della Regione Emilia Romagna in tema di riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici.

 

L’operazione proseguirà con l’installazione, su tutti i nuovi apparecchi, di un sistema di telecontrollo che ne permetterà il monitoraggio e la regolazione della luminosità secondo le esigenze. L’intervento prevede inoltre il passaggio dall’alimentazione in serie alla derivazione del 70% degli impianti, mediante il rifacimento di circa 1.000 km di linee elettriche e la rimozione di 60 cabine di trasformazione media e bassa tensione.

Tutto ciò consentirà alla cittadinanza di usufruire di un servizio più efficiente e garantirà una migliore illuminazione pubblica, un minor inquinamento ambientale ed una riduzione dei consumi energetici pari a circa il 30%.

 

Nuove tecnologie che permetteranno alla città di controllare e ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 almeno del 20% entro il 2020. Un obiettivo deciso da Bologna al momento dell’adesione al Patto dei Sindaci dell’Unione europea e della firma del PAES – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. L’idea di un centro urbano moderno, sostenibile, meno inquinato e più vicino al cittadino tramite servizi di rete efficienti e di nuova generazione è inoltre portata avanti con nuovi progetti, realizzati e in via di realizzazione, che vertono su mobilità, ICT e applicazioni web/mobile.

È online la nuova mappa interattiva delle Colline bolognesi, consultabile gratuitamente sia su base cartografica sia su base fotografica, per visualizzare e ottenere informazioni su sentieristica, parchi pubblici, linee di trasporto pubblico, punti di interesse culturali, storici, paesaggistici, ricettività e ristorazione.

 

Per la didattica digitale, entro il 2014, il sindaco Virginio Merola ha annunciato lo stanziamento di 2 milioni di euro per portare la banda larga a tutte le scuole della città, in collaborazione con Lepida e la Regione Emilia-Romagna, mentre per la mobilità sostenibile l’amministrazione comunale ha implementato il servizio ‘C’entro in bici‘ in occasione dell’inaugurazione della nuova Stazione Bologna Mazzini, a cui si aggiungerà il progetto “Tangenziale della bici” che parte a giugno anche grazie al contributo di 575.000 euro del Ministero dell’Ambiente. Una vera e propria circonvallazione ciclabile che, oltre ad ampliare la rete cittadina dedicata alla due ruote, permette di collegare in modo tangenziale le piste radiali che già entrano ed escono dal centro storico ma non sempre con continuità.

(f.f.)

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