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Progetto ‘New Led’: Ue ed Università Tor Vergata di Roma insieme per lo sviluppo di soluzioni smart lighting

Europa


Grazie all’innovazione tecnologica e all’ICT applicate a numerose industrie, oggi è possibile immaginare e realizzare nuovi centri urbani e servizi per il cittadino. Soluzioni a portata di mano, economiche e che assicurano alle amministrazioni pubbliche la possibilità di soddisfare diverse esigenze del territorio a costi contenuti e in maniera efficiente. L’illuminazione pubblica, ad esempio, è una di quelle voci che costano al contribuente oltre 1 miliardo di euro l’anno, spesso conseguenza diretta di cattiva gestione, sprechi, dispersione di energia.

 

Oggi è possibile superare tale stato di cose semplicemente sostituendo ai lampioni in strada delle lampade a LED, tecnologia ormai matura ed in grado di eliminare sprechi, funzionare in maniera efficiente, ottimizzare il flusso di corrente e soprattutto evitare dispersione e inquinamento. Per i Comuni e per i cittadini tale soluzione garantisce un risparmio di cassa del 50%. L’Unione europea, con la collaborazione dell’Università di Roma Tor Vergata e altri atenei, hanno lanciato quest’anno il progetto “NewLED“, per l’illuminazione pubblica di nuova generazione e con gli obiettivi di ridurre l’emissione di CO2 nell’atmosfera e di contrarre i consumi di energia fino al 60%.

 

Le città di domani, quelle che usciranno fuori dai numerosi progetti di Smart city, nazionali ed internazionali, avranno certamente in dotazione nuovi sistemi di illuminazione di strade e piazze, palazzi e parcheggi, sfruttando le potenzialità dell’informatica unitamente a quelle delle tecnologie Smart lighting. Il progetto europeo punta proprio a sviluppare tali soluzioni, in particolare una nuova generazione di emettitori di luce bianca a LED, molto efficienti e poco costosi. “Questi efficienti LED a luce bianca – afferma Aldo Di Carlo, professore di optoelettronica al Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università Roma Tor Vergata e responsabile del gruppo di ricerca italiano che lavora al progetto –  se sviluppati in maniera opportuna e allo stesso tempo se diffusamente utilizzati nella nostra società, potrebbero avere un effetto enorme di riduzione sia del consumo globale di energia sia delle emissioni di C02“.

 

Il progetto “NEWLED”, guidato dall’Università di Dundee, assieme ad altri partner accademici e industriali, ha ricevuto finora, tramite il Programma dell’Unione Europea FP7, un finanziamento  di 11.8millioni di euro. Come ha osservato il prof. Edik Rafailov, responsabile del progetto “NEWLED” per la Scuola di Ingegneria, Fisica e Matematica dell’Università di  Dundee, “Le lampadine comuni hanno un livello di efficienza piuttosto basso e anche il migliore LED bianco attualmente utilizzato ha un rendimento complessivo di circa il 25%“. “Se saremo in grado di produrre questo LED – ha specificato il prof. Rafailov – e se diverrà comunemente utilizzato per l’illuminazione, gli effetti sul consumo energetico saranno enormi“.

 

Nello sforzo di produrre LED bianchi ad alta efficienza, si legge in un comunicato dell’Università di Tor Vergata di Roma, il progetto esaminerà ogni fase del processo di fabbricazione delle lampade di nuova generazione: dallo sviluppo di nuove conoscenze per controllo delle proprietà dei semiconduttori a livello quasi-atomistico, fino al mescolamento della luce e alla gestione del surriscaldamento dei dispositivi. Compito del gruppo di ricerca “Opto&Nanoelectronics” del Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università capitolina, è quello di descrivere le proprietà elettroniche e ottiche di questi dispositivi tenendo conto di tutti i dettagli derivanti dalla loro specifica struttura atomica.

 

Quello che “NEWLED” si propone di sviluppare è un LED bianco molto più efficace, vale a dire con un’efficienza di circa il 50-60%, con la possibilità, inoltre, di produrre un’illuminazione che potrebbe essere controllata in termini di luminosità e tonalità. Il controllo dell’intero processo da parte del progetto “NEWLED” ha come obiettivo finale quello di garantire un sistema efficiente e, allo stesso tempo, di ridurre i costi operativi.

(f.f.)

 

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