A Tel Aviv presentato Azouri EcoTower: un palazzo di 21 piani totalmente eco-friendly e autosufficiente

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Torre simbolo di una nuova cultura dell’innovazione tecnologica e sociale, che si basa sulla tutela dell’ambiente e della qualità della vita, sulla nascita di starup hub e sugli investimenti in ricerca

Israele


Smart Buildings

Il futuro delle città sarà sempre più verso il cielo. Per evitare che il cemento ricopra ulteriori porzioni di territorio (da destinare invece al verde e al miglioramento della vivibilità delle aree urbane) c’è la necessità di innalzare gli spazi abitativi e ad uso commerciale verso l’alto. Sono tantissimi i progetti Smart city – Smart buildings di nuovi edifici con decine di piani (o anche centinaia) che stanno nascendo in quasi tutte le città di grandi e medie dimensioni. A Tel Aviv, ad esempio, è stato presentato il progetto Azouri EcoTower, un palazzone di 21 piani (attualmente sette) completamente autosufficiente da un punto di vista energetico, della gestione delle risorse idriche e del riciclo dei rifiuti.

 

Una città da sempre molto sensibile alla qualità della vita, alla tutela del territorio e dell’ambiente (il 20% del territorio è composto da parchi urbani), che nel tempo ha saputo investire in innovazione tecnologica e soprattutto in startup e in cultura dell’innovazione (anche sociale, visto il coinvolgimento di scuole e comunità nei nuovi progetti pubblici). Ne sono testimonianza l’International Center of Technology and Innovation, lo startup hub di Aviv-Yafo e più in generale le risorse (5% del PIL) che Israele destina ogni anno in ricerca e sviluppo, a cui si aggiungono uffici e centri aperti proprio a Tel Aviv da Google, Motorola, Microsoft, BMC, GM, SAP, Oracle, HP e tanti altri giganti dell’ICT e delle telecomunicazioni globali.

 

In questo contesto si inserisce l’Azouri EcoTower, complesso che a fine lavori raggiungerà l’altezza di 70 metri, con oltre 400 posti auto al suo interno e una spesa prevista di 50 milioni di dollari. Un’opera di architettura e urbanistica ‘green senseable’ che, come ha spiegato bene in Italia Artribune, piattaforma online di arte e cultura contemporanea, promuove nel Mediterraneo una nuova idea di vivibilità urbana, di rapporto con l’ambiente e soprattutto con l’innovazione tecnologica. L’amministrazione pubblica sta portando avanti diversi progetti di green buildings, di palazzi energeticamente efficienti e autosufficienti e tutti sono caratterizzati dall’integrazione di soluzioni high-tech all’interno delle abitazioni e nell’accesso ai servizi pubblici.

 

L’Azouri EcoTower punta ad un basso impatto ambientale grazie all’uso di materiali di costruzione riciclati e prodotti a ‘Km 0‘ (diciamo entro i confini nazionali che, come si sa, non sono molto estesi), la razionalizzazione intelligente delle risorse idriche (qui veramente scarse) in chiave ‘Smart water’, che consente di recuperare fino a 15 mila litri di acqua al giorno (ottenuti da servizi igienici e riutilizzabili per irrigare), il contenimento dei consumi energetici, anche tramite l’uso di vetri isolanti e lo sfruttamento massimo della luce naturale (che dovrà illuminare almeno il 60% della casa). Altro fattore importante è il riciclo totale dei rifiuti e la promozione dell’uso della bicicletta per disincentivare l’uso della macchina privata. Nell’immediata vicinanza alla Torre, infatti, sarà disponibile anche la metropolitana di superficie, colonnine per la ricarica elettrica dei mezzi di trasporto pubblici e privati alternativi, fermate dell’autobus connesse in rete tramite access point WiFi.

(f.f.)