Trasporti intelligenti: oltre il 50% di tutti i progetti Smart City al mondo è dedicato alla ‘Urban mobility’

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Nuovi Sistemi di trasporto intelligente (STI) che fanno uso di sensori, sistemi di videocontrollo, supporti digitali e piattaforme cloud

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Smart Mobility

Solo nell’ultimo anno si sono moltiplicate le notizie sul lancio di progetti Smart city in tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti, dall’Asia all’Africa, e la metà di questi è completamente dedicato ai trasporti urbani e alla Urban mobility. Un ambito molto vasto, che va dai sistemi di gestione del traffico cittadino all’offerta di mezzi di trasporto alternativi a quelli in uso oggi. Di fatto, è questo il tema centrale per liberare le città da un inquinamento opprimente e per renderle più vivibili.

 

Pike Research ha pubblicato in questi giorni un nuovo studio, “Smart City Tracker“, in cui sono presentate le nuove tecnologie che renderanno le città intelligenti di domani più a misura d’uomo e con un’alta qualità della vita. Un mercato che varrà oltre 20 miliardi di dollari l’anno, a partire dal 2020, e dove le opportunità di crescita per le aziende saranno legate soprattutto all’innovazione, alla riduzione dei consumi energetici, ai servizi avanzati per i cittadini e quindi ad un modello di trasporti, pubblici e privati, più sostenibile e pulito.

 

Molti centri urbani sono ormai soffocati dall’anidride carbonica e altri inquinanti, basti pensare alle recenti immagini che sono giunte da Pechino, dove la concentrazione di smog è così alta da sembrare nebbia. Il Documento di Pike Research illustra 130 progetti dedicati proprio a questo gravissimo problema e alle sue possibili soluzioni grazie all’utilizzo dell’ICT. Un’ampia panoramica sulle più innovative applicazioni tecnologiche che vedono l’uso di sensori su macchine, mezzi pubblici, incroci, edifici, network di videosorveglianza e infrastrutture digitali di sostegno alla rete stradale urbana e extraurbana.

I dati raccolti da questi apparecchi sparsi per la città, sono quindi inviati tramite rete wireless (o di fibra ottica) alle centrali per l’elaborazione dati che poi confluiranno in applicazioni a disposizione dell’utente urbano. I Big Data, il cloud e Internet of Things giocheranno un ruolo fondamentale per la gestione del flusso dati, degli interventi da remoto e per l’offerta di nuovi servizi di infomobilità in tempo reale. Grazie ad essi, ogni cittadino avrà modo di scegliere il percorso più breve sul mezzo più confortevole. Certamente, a tale carico di innovazione tecnologica, va aggiunto un nuovo modello di trasporto, basato su veicoli a trazione elettrica. Int al modo, la città del futuro sarà attraversata da autobus, autovetture e veicoli a due ruote, nella maggioranza dei casi pubblici, che non inquinano l’aria e non emettono rumori assordanti.

 

Centrale, in tale strategia, è la diffusione di stazioni per la ricarica elettrica della batteria, tante quante saranno necessarie per coprire l’intera area metropolitana, e la distribuzione di energia elettrica a partire da fonti rinnovabili. Un processo di innovazione a cascata, spiega il Rapporto, che si poggia su altre tecnologie innovative come le Smart Grid e gli Smart meter, l’edilizia intelligente e le nuove reti idriche, fino ai servizi di egovernment. La Pubblica Amministrazione deve essere in prima linea, lasciando aperti tutti i canali di comunicazione con cittadini, aziende e organizzazioni di rappresentanza territoriale. La partecipazione e l’inclusione sociale rimangono, infatti, degli obiettivi primari per la realizzazione delle Smart city.

 

Entro una ventina d’anni, inoltre, il 70% e oltre della popolazione mondiale vivrà in centri urbani divenuti delle megalopoli nel frattempo e il modello di Smart city sarà una necessità per tutti. In un altro Rapporto di MarketsandMarkets si stima in un trilione di dollari il business sviluppato dalle città intelligenti. A trainare tale crescita di servizi e infrastrutture saranno i segmenti Smart Energy, Smart Transportation e Smart Security. Solo l’energy management varrà entro il 2016 circa 81 miliardi di dollari, il settore dei trasporti intelligenti supererà i 70 miliardi, mentre la sicurezza delle infrastrutture (homeland & urban security), degli edifici e dei cittadini varrà qualcosa come 308 miliardi di dollari.

 

Riguardo ai nuovi Sistemi di trasporto intelligente (STI), anche la Commissione europea si è decisa ad investire più risorse, con il lancio del programma TEN-T alla fine del 2012. Tutti gli Stati membri sono stati invitati a presentare proposte e progetti concernenti i diversi sistemi di trasporto disponibili: da quello aereo a quello ferroviario, da quello stradale al marittimo, dai nuovi sistemi di logistica a quelli per il trasporto intelligente. Gli investimenti decisi sono pari a 1,27 miliardi, per promuovere l’intermodalità e il miglioramento della sicurezza e dell’affidabilità della rete.

(f.f.)