Smart mobility: nasce in Italia la prima rete di soccorso stradale per auto elettriche e ibride

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Un network certificato, dedicato agli automobilisti green, con 500 tecnici in strada ‘h24’

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Cresce l’attenzione del mercato automobilistico europeo ed italiano nei confronti delle automo elettriche ed ibride e di pari passo si sviluppano nuovi servizi di assistenza e soccorso stradale per questa particolare classe di veicoli. Nel nostro Paese il gruppo IMA Italia Assistance lancia il network di soccorso specializzato per le macchine alimentate in maniera alternativa: una rete di assistenza certificata e completa, capace di intervenire per la messa in sicurezza delle auto ibride ed elettriche su tutto il territorio nazionale.

 

Le auto ibride ed elettriche necessitano un’assistenza specializzata che non tutti possono fornire – ha precisato Nicola Albarino, responsabile direzione rete fornitori di IMA Italia Assistance – per questo abbiamo formato ogni singolo centro IMA con uno specifico corso per arrivare a quella che tecnicamente viene chiamata ‘abilitazione di livello 1’: IMA è la prima società di assistenza certificata ad avere un network interamente abilitato“.

 

Una rete che può contare ad oggi un team di 500 tecnici in strada, in grado di intervenire ovunque, in modo tempestivo 24 ore su 24 in tutta Italia. L’assistenza IMA, ha spiegato Albarino, oltre a svolgere l’attività di soccorso stradale, si occupa anche della riparazione del veicolo (officina e carrozzeria) e della fornitura del veicolo sostitutivo, “tutto h24“.

L’industria smart mobility sta crescendo costantemente, nonostante la crisi del settore automobilistico nel suo insieme, e secondo i dati Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli iesteri) si registra un incremento notevole di immatricolazioni di auto ibride ed elettriche: passate da 153 nel 2002 a 7.660 nel 2012, con un balzo del 40% delle vendite nei soli ultimi due anni. Il trend di crescita viene confermato anche dai primi due mesi del 2013, con 2.001 veicoli immatricolati.

 

L’ultima novità del settore è la nuova meccanica che abbina l’alimentazione a gasolio a quella elettrica, che ha visto il suo esordio nel 2011: in due soli anni le auto immatricolate sono passate da 14 a 1.487. “Sono ancora numeri piuttosto piccoli se confrontati all’intero mercato auto, ma sono dati che evidenziano nuove esigenze a cui bisogna trovare delle soluzioni“, ha osservato Nicola Albarino. Una di queste è proprio nell’assistenza tecnica relativa ad una macchina ibrida ed elettrica ferma in strada. Quando si resta in panne con veicoli di questo tipo non sono applicabili le modalità di intervento utilizzate per i tradizionali veicoli termici (benzina e diesel).

Le auto elettriche hanno delle specifiche caratteristiche e sono diverse tra loro. Per esempio, prima di intervenire è necessaria la messa in sicurezza, quindi occorre scaricare le tensioni capacitive del veicolo. Inoltre, è vietato il traino con le ruote anteriori sospese perché si potrebbe generare corrente ad alta tensione durante il trasporto. “Servono specialisti – ha sottolineato il responsabile IMA –  tecnici opportunamente formati per evitare di amplificare eventuali danni o addirittura provocare incidenti“.

(f.f.)