Milano cambia pelle? Arrivano i finanziamenti del Miur, 11 idee per una Smart city

di

Segui il progetto Smartcity4Italy anche su Facebook, Twitter e LinkedIn.


Smart City è un progetto Key4biz-NetConsulting


|

Soddisfazione dell’assessore allo sviluppo economico e la Smart city, Cristina Tajani: ‘investimenti importanti su temi sensibili come la mobilità, l'ambiente e la messa in sicurezza del territorio per migliorare la qualità della vita urbana'

Italia


Smart City

Il capoluogo lombardo scala le graduatorie del bando nazionale “Smart Cities And Communities And Social Innovation“, promosso dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ottenendo i finanziamenti per undici progetti innovativi relativi ad altrettanti settori di intervento, tra cui: catasto elettronico, innovazione sociale, risorse idriche, energia, cambiamenti climatici e molto altro.

 

Un segnale importante per la città, ha dichiarato l’assessore al Lavoro, Sviluppo economico e Smart city Cristina Tajani: “In primo luogo perchè rappresenta un riconoscimento tangibile del lavoro congiunto tra enti privati e pubblici; inoltre, perché significa che si potranno effettuare investimenti importanti su temi sensibili come la mobilità, l’ambiente e la messa in sicurezza del territorio contribuendo a migliorare la qualità della vita urbana generando buona occupazione“.

 

Si tratta di attuare concretamente una mappa dei servizi del sottosuolo per creare un catasto elettronico e gestire le risorse del territorio, sia durante il quotidiano, sia durante un’emergenza, spiega in una nota il Comune di Milano. Oppure, sviluppare una piattaforma telematica e informatica (aperta, dinamica e partecipata) di servizi e componenti per la logistica in ambito urbano, in grado di garantire la realizzazione di una comunità virtuale in rete mobile per rendere più efficiente il processo diminuendo l’impatto ambientale derivante dalla movimentazione di merci (la sperimentazione su Milano riguarderà in particolare Area C). O ancora, applicare una serie di tecnologie nella gestione delle risorse idriche: realizzare un monitoraggio dei carichi inquinanti per orientare le azioni di controllo, utilizzare indicatori precoci di allerta capaci di attivare strategie di mitigazione su scala locale degli eventi estremi riconducibili ai cambiamenti climatici (con le conseguenti modifiche nel regime delle precipitazioni).

 

Smart city che qui va intesa come piattaforma in grado di dare risposte immediate ai bisogni dei cittadini, in termini di azioni amministrative d’impatto contenuto, da un punto di vista economico e ambientale. Soprattutto, ha spiegato ancora Tajani, una città intelligente deve saper “mettere al centro anche il tema dell’inclusione e della partecipazione, perché grazie alle tecnologie possiamo garantire a tutti più opportunità di accesso ai servizi e un maggiore grado di partecipazione alle scelte“. Un punto di vista condiviso da molti esperti del settore, che ripone nella partecipazione di singoli e comunità alle scelte dell’amministrazione, in termini di interventi sul territorio, il punto di partenza per il cambiamento del mondo di immaginare, realizzare e vivere la città.

Il compito degli amministratori pubblici, ha spiegato l’assessore alla Smart City di Milano, è “proprio quelle di disegnare una strategia d’insieme per valorizzare le tante capacità progettuali presenti sul territorio, ad opera di privati ma non solo“.

 

Tra gli altri progetti del Comune di Milano che hanno ottenuto i finanziamenti del Miur, ci sono: il ricorso a soluzioni di cloud computing, la tecnologia applicata alla logistica merci in aree urbane, nuove politiche per l’inclusione sociale e la gestione del sistema giudiziario, la sicurezza del territorio, la salute, l’eticketing e il patrimonio culturale. Lo scorso fine settimana si è inoltre tenuto a Palazzo Marino l’incontro pubblico per la presentazione del progetto “Milano in bici: verso il piano della ciclabilità“. Nei prossimi anni, ha spiegato Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde del Comune di Milano, “le risorse stanziate diventeranno cantieri e poi itinerari ciclabili, trasformando davvero la Milano dell’Expo in una città amica delle biciclette“.

 

Il cambiamento va inteso come una sfida culturale e un nuovo modo di vivere la città, assumendo uno stile di vita più sostenibile: “La mobilità, per funzionare, dovrebbe permettere ai cittadini di muoversi liberamente – ha commentato Maran – con qualunque mezzo e la bicicletta è anche un simbolo di come una città diventa più accogliente e vivibile“.

 

Il prossimo mese avrà luogo a Milano un forum dedicato alla strategia per l’attuazione della smart city e sarà l’occasione per fare il punto con tutti i soggetti coinvolti: dalle imprese alle università, dagli enti pubblici alle associazioni di cittadini.

(f.f.)