ICity Lab disegna la mappa delle Smart city italiane

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Una nuova carta interattiva dove scoprire quanto e come le nostre città sono intelligenti, sostenibili, pulite e aperte all’innovazione

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Smart City

Dunque le città italiane si fanno sempre più smart, inclusive, pulite, sostenibili e ad alto tasso di innovazione tecnologica. La ricerca “ICity rate 2012” ci da fiducia, anche se conferma il distacco crescente tra Nord e Sud del Paese, e seleziona le migliori Smart city che hanno dimostrato di essere più sensibili al cambiamento e soprattutto più vicine ai bisogni dei cittadini. Bologna, Parma e Trento si piazzano in testa alla classifica generale, seguite da Firenze, Milano, Ravenna, Genova, Reggio-Emilia, Venezia e Pisa che chiude la top ten. Ma oltre alla pubblicazione, il sito ha lanciato un’interessante mappa interattiva realizzata a partire dai 103 capoluoghi di provincia che sono stati coinvolti nell’indagine.

 

Un nuovo spazio di ricerca online sulle città intelligenti, che da ieri è offerto come strumento innovativo che consente di creare analisi e visualizzazioni a partire dai dati della ricerca “ICity Rate 2012”.  Un modo per aggiornare in tempo reale la cartina nazionale delle Smart city realizzata da ICity Lab e Forum PA, tramite la piattaforma tecnologica ASSET (Analisi Statistica Socio-Economica Territoriale). Il nuovo strumento restituisce mappe, grafici e tabelle, benchmarking e check up, il tutto con la massima personalizzazione e livello di dettaglio a disposizione degli utenti, che possono ulteriormente scegliere e incrociare diversi parametri di interesse: le città (singole o aggregate per regione), le dimensioni (governance, economia, mobilità, ambiente, capitale sociale e qualità della vita) e i singoli indicatori.

 

Il viaggio verso la città smart – ha sottolineato nel comunicato che ha accompagnato l’annuncio della ricerca Carlo Mochi Sismondi, Presidente di Forum PA – è un percorso circolare, che parte dall’analisi dei bisogni dei cittadini e delle imprese, passa attraverso la fotografia del presente (definizione degli indicatori, rilevazione dei dati, misurazione, benchmark, restituzione), si sviluppa nel confronto tra i diversi soggetti coinvolti, arriva alla definizione e all’attuazione di politiche e modelli di sviluppo secondo una visione che non può che essere diversa per ogni città, riparte poi dalla valutazione delle azioni svolte e dall’individuazione dei nuovi bisogni e dei nuovi diritti di cittadini ed imprese. È all’interno di questo “circolo virtuoso” che si colloca la nuova iniziativa di Forum PA“.

 

Tante le informazioni che si possono ottenere, oltre la semplice classifica, come ad esempio che Benevento e Avellino che hanno la maggiore incidenza di imprese femminili sul totale delle imprese registrate, o Pordenone che si fa notare per la raccolta differenziata, che i dati pubblici sono un focus per Cagliari e Torino, che Genova soddisfa più di tutte le altre città la domanda di asili nido.

Per quanto riguarda lo stacco tra le città del Centro-Nord e quelle del Sud – ha spiegato Gianni Dominici, direttore generale di Forum PA – in prospettiva si spera che la compattezza di questo schieramento venga incrinata, anche grazie ai finanziamenti già assegnati con il primo bando del MIUR esclusivamente rivolto alle regioni dell’obiettivo convergenza. Diversamente anche le Smart City le Smart Community rischiano di diventare l’ennesima occasione perduta per un territorio in cerca di prospettive“.

 

Più di cento gli indicatori utilizzati nella ricerca e già disponibili per confronti e ulteriori approfondimenti avanzati per l’analisi socioeconomica dei territori, come nel caso del benchmarking realizzato mettendo a confronto Milano, Venezia e Bologna, le tre città che risultano più smart nella dimensione mobilità: più ci si allontana dal centro del grafico, maggiore è il valore attribuito all’indicatore che suggerisce ad ogni città su quali aspetti intervenire per migliorare ulteriormente la propria offerta di mobilità. Questa dimensione comprende 7 indicatori: Quota di autovetture Euro IV e V sul totale delle autovetture, Trasporto pubblico locale nelle città, Posti-Km offerti dal TPL nei capoluoghi di provincia, Indice di mobilità sostenibile, Indice di ciclabilità, Parcheggi, ZTL.

 

Sul sito web di ICity Lab è possibile scaricare il Rapporto “ICity rate 2012” e visualizzare la mappa interattiva. Di seguito la lista delle città in testa nelle diverse categorie di Smart city:

 

Smart Economy: Pisa e Milano le città più avanzate

Tasso di occupazione; presenza di imprese innovative, di imprese giovani e di imprese femminili; presenza e qualità di università e istituti di ricerca; dotazione infrastrutturale (strade, ferrovie, aeroporti, ma anche infrastrutture telematiche); servizi turistici. Questi alcuni dei parametri presi in considerazione.

 

Smart Environment: Trento e Ravenna le città più verdi

Per la dimensione ambiente sono stati presi in esame: la qualità dell’aria, la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, la presenza di spazi verdi in città, l’efficienza e la qualità della rete idrica (dispersione di acqua e depurazione), la presenza di centri di raccolta RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche).

                                 

Smart Governance: la PA più smart è a Torino e Padova

Non solo e-gov, ma anche attenzione all’ambiente (dotazione di auto ecologiche, utilizzo di carta riciclata e raccolta differenziata negli uffici comunali, risparmio energetico, acquisti verdi), adozione di politiche per l’assetto e lo sviluppo del territorio (approvazione e adozione del Piano regolatore, del Piano per gli insediamenti produttivi, del Piano delle attività commerciali, e così via), capacità di fare rete con altri Comuni.

 

Smart Living: a Siena e Trieste si vive meglio

La qualità della vita passa attraverso gli investimenti in cultura e welfare e attraverso l’offerta di servizi di vario tipo, dagli asili nido alle biblioteche comunali, dai consultori alle strutture per anziani, fino ai cinema. Pesano nella classifica, il numero di persone sotto la soglia di povertà, il tasso di emigrazione ospedaliera, l’inserimento sociale degli immigrati, la criminalità diffusa.

 

Smart Mobility: a Milano e Venezia spostarsi è più facile

La mobilità è smart nelle città in cui esiste una rete diffusa ed efficiente di trasporto pubblico e in cui ci sono parcheggi di scambio; in cui la maggior parte delle automobili in circolazione sono poco inquinanti; in cui ci sono zone a traffico limitato, piste ciclabili, servizi di bike e car sharing.

 

Smart People: Bologna e Ravenna scommettono sui cittadini

Il livello di istruzione e l’abbandono scolastico, il numero di donne che lavora e che ricopre cariche all’interno dell’amministrazione, la presenza di studenti stranieri, la partecipazione politica, il coinvolgimento in associazioni di volontariato, ma anche la lettura dei quotidiani e la partecipazione ad eventi culturali. Sono tutti aspetti che ci dicono se i cittadini di una città sono attivi e partecipi e se la città riesce a valorizzare il suo capitale sociale.