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Presentata la città connessa di Gemalto: focus point sull’espansione del mercato smart metering

Stati Uniti


In uno dei contesti più inusuali, curiosi ed informali, è stata presentata l’innovativa piattaforma  “Smart Cities & Connected Objects” di Gemalto. Il palcoscenico di riferimento è il festival interattivo, musicale e cinematografico South by Southwest (SXSW), che si tiene ogni anno ad Austin, nel Texas. Nella sessione “Future 15” di oggi, l’azienda americana attiva sul mercato digital security, ha illustrato alla platea il suo nuovo progetto per le smart city, che saranno ideate e realizzate a partire da una fitta rete di oggetti connessi.

 

La quotidianità dei cittadini di domani sarà scandita, molto più che oggi, dall’uso diffuso di device di comunicazione mobile connessi in rete e da connected objects spari per la città. La nostra stessa abitazione sarà connessa ed interattiva, secondo gli ingegneri e gli sviluppatori dell’azienda, con un’ampia offerta di servizi e applicazioni per una grande varietà di situazioni. Un contesto fortemente innovativo in cui si inserisce anche un nuovo modello di business, legato alla digitalizzazione delle case e delle città.

 

Tra le tecnologie di punta presentate da Gemalto, c’è il sistema eGo, che consente di accedere in sicurezza ad alcuni dei più importanti servizi finanziari e bancari offerti nell’ecosistema smart city. Si tratta di un’applicazione di sicurezza che lavora sul riconoscimento dei movimenti del corpo, partendo dal presupposto che ogni persona ha un modo unico di interagire con il proprio device, anche solo nel modo di toccare lo schermo. La tecnologia, infatti, è dotata di numerosi sensori biometrici che in futuro avranno sicuramente ulteriori applicazioni, nel settore della sicurezza e del riconoscimento delle credenziali di accesso ai servizi di pagamento online e di ebanking.

 

Un esempio di come in un futuro prossimo si potrà accedere, in ambiente protetto, ad una vasta gamma di servizi, sia nella digital home immaginata da Gemalto, sia all’esterno, in qualsiasi altro luogo: in un parco, sui mezzi pubblici, durante lo shopping, in uno spazio per l’intrattenimento e molto altro. Centrale, nella visione dell’azienda, resta la rete di oggetti connessi su cui la nuova città prenderà vita. Tra essi ci sono gli smart meter, che già oggi trovano un utilizzo diffuso nelle nostre città.

In termini di efficienza energetica e di mercato dell’energia, lo smart meter trova applicazione nella misurazione e nella valutazione dei consumi, in fase progettuale, fino al controllo delle dispersioni di energia nell’impianto, continuando poi nel monitoraggio del processo di realizzazione e quindi nella telegestione dell’impianto da remoto durante il normale funzionamento.

 

Un sistema basato su reti di sensori wireless, che permette il controllo dei consumi e l’intervento in tempo reale sui flussi di luce, acqua e gas, grazie alla possibilità di interfacciarsi con le più comuni soluzioni ICT e di comunicazione elettronica oggi disponibili. Un nuovo studio di IDC sul mercato delle spedizioni di apparecchi smart meter, ha illustrato il grane balzo in avanti che si è registrato nel 2012, con un aumento del 183% a quasi 21 milioni di unità. Un mercato che a livello mondiale è sempre guidato dai Paesi asiatici, con l’Europa che segna un modesto incremento del 2% e gli USA invece al palo, con un calo dell’11%. Dando uno sguardo ai trend futuri, però, si nota subito che sarà proprio l’Europa il mercato più attivo, entro il 2017, probabilmente come conseguenza diretta del piano europeo ‘Europa 2020‘ dedicato in massima parte proprio alla promozione di strumenti di smart metering, all’efficienza energetica e alla riduzione degli inquinanti.

(f.f.)

 

 

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