Nasce l’Associazione Bergamo Smart City and Community: puntare sull’eccellenza tecnologica e le startup per valorizzare il territorio

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Alessandra Melchioni Negretti: ‘Cloud computing, sicurezza, mobilità, logistica e smart grid per offrire prodotti e servizi innovativi’

Italia


Smart city bergamo

Il Comune di Bergamo accetta la sfida nazionale delle Smart city e da vita all’associazione “Bergamo Smart City and Community“. Quarto centro urbano della Lombardia, con un’area metropolitana che conta circa 480 mila abitanti, Bergamo punta allo sviluppo intelligente del suo territorio, facilitando il processo di trasformazione tecnologica di alcuni asset cittadini: trasferimento tecnologico, efficentamento energetico, info-mobilità e soluzioni innovative nel campo informatico.

 

L’associazione ha il compito di promuovere il territorio a livello internazionale attraverso l’eccellenza tecnologica, creando un network di comuni bergamaschi impegnati sugli stessi obiettivi per garantire un ingresso più semplice al mercato e all’innovazione tecnologica, sostenendo l’imprenditoria locale e le startup, ponendo le città e la sostenibilità al centro di ogni processo innovativo.

Oltre alla Pubblica Amministrazione, l’ente ha visto il sostegno della Curia Diocesana, di Kilometro Rosso, di FaSe e della Fondazione Comunità Bergamasca.

 

Proporsi come città innovativa e competitiva a livello territoriale, nei nuovi mercati dei servizi ad alto valore aggiunto del futuro, obbliga qualunque amministrazione cittadina ha dotarsi di strumenti adeguati per concorrere. Bergamo rientra perfettamente negli standard europei fissati per le Smart city e anche il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha riconosciuto le potenzialità dei progetti presentati in occasione del Bando 2012 “Smart cities and Communities“, ammettendo ai finanziamenti bene 5 progetti cittadini, per più di 80 milioni di euro.

 

E’ un progetto per l’intero territorio al quale tutti possono partecipare: potranno far parte dell’associazione sia le persone che le società, sia gli organismi pubblici e privati italiani, che i soggetti stranieri – ha commentato Franco Tentorio, Sindaco della città e Presidente dell’Associazione.

 

I progetti riguardano i settori della sanità, del cloud computing, della sicurezza del territorio, della mobilità, della logistica e delle smart grid – ha spiegato il segretario generale dell’Associazione, Alessandra Melchioni Negretti con i finanziamenti avremo la possibilità concreta di fare innovazione e di rendere il nostro centro più vivibile e per questo abbiamo attivato anche strumenti di pre-procurement“. “A lungo termine – ha precisato Negretti – ci stiamo muovendo per costruire una nuova visione di città, e promuovere, sotto la governance del Comune di Bergamo, progetti e network per concorrere ai finanziamenti che verranno erogati  sul prossimo Programma Europeo “Horizon 2020”, che raggrupperà le linee programmatiche della UE in tema Smart City in un unico quadro di riferimento, per facilitare la trasformazione delle nuove conoscenze scientifiche in prodotti e servizi innovativi“.

 

Quando si pensa ad un’Italia delle Smart city bisognerebbe partire da centri abitati di media grandezza, che poi sono la peculiarità del nostro Paese. Non a caso l’Europa ha individuato nei piccoli centri i luoghi migliori per realizzare le città intelligenti del futuro, con una popolazione in area sotto i 500 mila abitanti, con università, ospedali, aeroporti e altre infrastrutture che rendono possibile di base il processo di trasformazione. La sua vicinanza con Milano e più in generale la sua posizione geografica di prossimità al cuore dell’Europa, la sua vocazione industriale, una rete di comunicazione sviluppata che apre su più regioni, hanno obbligato Bergamo ad accettare la sfida di cui sopra, nonostante le minori risorse a disposizione rispetto ai grandi centri metropolitani del settentrione.

 

L’innovazione nasce, oltre che dall’introduzione di soluzioni tecnologiche avanzate, dalla capacità di adottare modelli di sviluppo avanzati e di riuscire ad istaurare sul territorio una rapporto diretto e di scambio con le aziende, i centri di ricerca e le associazioni cittadine. Bergamo può vincere la sua sfida proprio partendo da questo bacino di risorse e dalla condivisione di pratiche, esperienze e informazioni, valorizzando al massimo le eccellenze e favorendone la crescita.

(f.f.)