Smart mobility: Torino in pole position per il progetto europeo Opticities

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Oltre 1 milione di euro per l’applicazione cittadina di sistemi intelligenti di trasporto (ITS) e lo sviluppo di mobilità alternativa

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Trovare una soluzione al problema degli ingorghi di traffico nelle grandi città e che non scontenti nessuno è un obiettivo arduo, se non impossibile. A dare una mano alle amministrazioni comunali c’è il progetto europeo Opticities, che ha il compito di supportare le città dell’Unione nell’affrontare i problemi della viabilità e dell’inquinamento ambientale offrendo sistemi innovativi di gestione del traffico urbano privato e pubblico, di persone e merci.

 

La Città di Torino ha superato pochi giorni fa le selezioni per entrare nel progetto e quindi iniziare il suo percorso di sperimentazione di sistemi intelligenti di trasporto (ITS) per la mobilità alternativa (il trasporto pubblico, l’uso della bicicletta, il car pooling, i veicoli elettrici) e intermodale. Il budget previsto per il progetto, a cui hanno lavorato, oltre al Comune, CSI Piemonte, Politecnico e 5T, è di 1 milione e 147 euro, di cui 835 mila circa i fondi erogati dalla Comunità europea.

 

Il consorzio Opticities è costituito da 23 partner provenienti da 8 paesi dell’Ue e prevede (al momento) la partecipazione di 6 città (Grand Lyon, Madrid, Torino, Birmingham, Wroclaw e Gothenburg), degli operatori del mondo della ricerca, dell’industria dei sistemi informativi e del trasporto pubblico e dell’industria automobilistica in generale.

 

La sperimentazione, che avverrà attraverso un navigatore multimodale, prevede il coinvolgimento di 150 persone a cui sarà affidato uno smartphone e che restituiranno dati e giudizi sul funzionamento del navigatore. Il valore aggiunto del progetto consiste nel mettere a sistema diverse fonti di dati, di garantirne qualità e aggiornamento e, dove possibile, aprire i dati a terzi in forma di open web services.

 

Le soluzioni saranno progettate e gestite secondo criteri di efficacia e di trasferibilità in altre città europee: i principali benefici attesi sono un minor uso dell’uso dell’auto privata, la riduzione delle emissioni di CO2, un minore inquinamento atmosferico, un uso più razionale e sostenibile dello spazio urbano e benefici economici per le imprese.

(f.f.)