Efficienza energetica: la Turchia investe nelle smart grid, è sfida tra aziende europee ed americane

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Nei prossimi 20 anni crescerà il fabbisogno energetico, serve messa a punto delle infrastrutture nazionali. Mercato globale verso i 200 mld di dollari

Turchia


Smart Grid

La Turchia investirà più di 5 miliardi di dollari in smart grid entro il 2015, per rendere più efficienti le reti di distribuzione delle risorse energetiche nazionali e ottimizzare i consumi pubblici e privati. La notizia non arriva da Ankara, ma dal Governo degli Stati Uniti che ha annunciato, tramite il consolato americano ad Istanbul, la possibilità di accordi bilaterali per favorire il trasferimento tecnologico tra i due Paesi.

 

A celebrazione della nuova partnership turco-americana nel settore energetico, si è tenuto la scorsa settimana ad Istanbul lo “U.S.-Turkey Smart Grid Workshop“, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei due governi, le principali utilities regionali e l’autorità regolatoria nazionale EMRA. All’evento erano presenti anche alcuni tra i player chiave degli Stati Uniti sul mercato smart grid globale, tra cui Oracle, OSI Soft, Schweitzer, General Electric, Engineering Laboratories, Applied Materials, GE Digital Energy, Silver Spring Networks, Accenture e Cisco.

 

Diverse sono infatti le aziende americane che troveranno opportunità di crescita sul mercato turco, offrendo soluzioni avanzate per l’efficienza energetica e soprattutto nella diffusione sul territorio di smart grid per venire incontro alla crescente domanda di energia per uso domestico, pubblico e aziendale. Nei prossimi venti anni il fabbisogno di energia dovrebbe crescere del 6,3% e la Turchia vuole iniziare da subito gli interventi per la messa a punto delle infrastrutture strategiche per l’economia nazionale.

 

Secondo la Turkish Electricity Transmission, le aziende chiamate ad innovare il mercato dell’energia nazionale dovranno garantire un potenziamento complessivo delle capacità degli impianti per far fronte ad una domanda attuale che è già cresciuta del 5,1% rispetto al 2011. La diffusione in case ed uffici di condizionatori d’aria, Pc, Smart Tv, nuovi e vecchi elettrodomestici e altri dispostivi energivori, è alla base di una domanda di energia, soprattutto elettrica, che cresce in maniera esponenziale.

 

Per questo motivo le smart grids sono la soluzione giusta per le nuove esigenze del Paese, considerato tra i più avanzati nell’area mediorientale. Un mercato da scoprire e ricco di opportunità di guadagno per aziende americane come quelle sopra menzionate, ma anche per molte società europee che vedono la Turchia come la porta per il Medio Oriente e il far East.

L’Europa ha già varato piani di intervento per l’implementazione di piattaforme di smart metering in tutti i Paesi dell’Unione, con l’obiettivo di veder crescere la loro adozione del 18% entro il 2020.

 

Quindi, grandi realtà come la tedesca Siemens, la danese Vestas Wind Systems, sono già all’opera per mettere piede sul mercato turco e sfidare i competitor americani per fornire tecnologie all’avanguardia nel settore smart grid. Un mercato che nel 2012 ha visto investimenti in tutto il mondo, da parte delle sole utility, per 14 miliardi (+7% sul 2011), di cui 7,1 miliardi in tecnologie smart meter. Entro il 2018 la soglia della spesa in soluzioni smart grid crescerà a 26 miliardi di dollari.

 

Il comparto in Italia prevede investimenti full-life tra i 68 ed i 106 miliardi di dollari da destinare a infrastrutture, prodotti e servizi, nei prossimi venti anni, secondo un recente documento della Fondazione EnergyLab, che conferma un giro di affari globale di 200 miliardi di dollari entro il 2015 (Pike Research).

(f.f.)