Rinnovabili ed efficienza energetica: ad Abu Dhabi con il made in Italy di ANIE

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Il made in Italy delle tecnologie pulite e dell’efficienza energetica è volato ad Abu Dhabi per la sesta edizione del World Future Energy Summit. Qui l’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, GSE (Gestore dei Servizi Energetici) – Progetto Corrente e ANIE Confindustria, hanno organizzato la partecipazione di una delegazione di imprese italiane all’evento svoltosi presso l’ADNEC – Abu Dhabi National Exhibition Center.

 

Al summit, la presenza dell’industria italiana è stata rafforzata dal seminario tecnico, “The Italian green workshop: renewable energy development and Italian clean technologies“, organizzato con ANIE e GSE, grazie del supporto dell’Ufficio ICE negli EAU per la promozione sul territorio emiratino. Principale obiettivo del seminario, si legge nel comunicato stampa dell’associazione aderente a Confindustria, è stato quello di presentare l’eccellenza tecnologica propria del made in Italy di cui è espressione la filiera industriale italiana dei settori delle fonti energetiche rinnovabili e dell’efficienza energetica applicata a più settori.

 

Nell’Area del Golfo, come ha sottolineato Ferdinando Fiore, direttore dell’Ufficio ICE negli EAU, Oman e Qatar, Sezione di Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) si caratterizzano per un’economia dinamica, che beneficia di una posizione geografica strategica all’interno delle direttrici est-ovest. In uno scenario internazionale in rallentamento, in chiusura del 2012 il Paese ha messo a segno in controtendenza una crescita del prodotto interno lordo (PIL) vicina al 4%. Secondo le più recenti previsioni, anche nel triennio 2013-2015, si attende una crescita del PIL degli EAU a un tasso medio annuo del 3%.

 

L’Italia è il 7° Paese fornitore degli Emirati Arabi Uniti a livello mondiale, nonché il 3° a livello europeo dopo Germania e Regno Unito. In un quadro internazionale difficile, gli Emirati Arabi rappresentano pertanto un mercato strategico per le imprese italiane, in cui è possibile ancora cogliere importanti opportunità di crescita. In dettaglio, nel 2011 le esportazioni italiane di elettrotecnica ed elettronica verso gli Emirati Arabi Uniti si sono attestate a 464,1 Milioni di Euro, con una crescita rispetto al 2010 del 19%. Anche nel 2012 secondo i preconsuntivi disponibili, le esportazioni italiane di elettrotecnica ed elettronica verso gli Emirati Arabi Uniti hanno messo a segno un’ulteriore accelerazione a doppia cifra (+21%). A fine 2012 il saldo della bilancia commerciale verso gli Emirati Arabi Uniti per l’elettrotecnica ed elettronica italiane è risultato attivo per oltre 550 Milioni di Euro.

 

La conferenza ha così rappresentato un palcoscenico unico per ANIE, per promuovere le attività di internazionalizzazione con l’obiettivo di “aiutare le imprese a trovare nuovi sbocchi di domanda a fronte di un mercato interno sempre più debole“, ha dichiarato presidente ANIE, Claudio Andrea Gemme, che ha specificato: “In uno scenario internazionale complesso, l’Area del Golfo e, in particolare, gli Emirati Arabi Uniti offrono ancora per i settori ANIE importanti potenzialità di crescita”, mentre “i ranking internazionali recentemente pubblicati vedono il nostro Paese detenere un triste primato in termini di pressione fiscale sulle imprese con una quota pari al 68,3%. Decisamente diverso è il contesto negli Emirati Arabi Uniti in cui la pressione fiscale sulle imprese si ferma invece al 14,9%.”.

 

L’industria elettromeccanica italiana rappresentata da ANIE, seconda in Europa per dimensione di fatturato aggregato e forte di un lunga vocazione all’export, ha già da tempo radicato la propria presenza nei Paesi del Medio Oriente e dell’Area del Golfo:  “attraverso i propri prodotti installati nel sistema di generazione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica e nei sistemi per l’automazione“, ha sottolineato Giuliano Monizza, vice presidente ANIE, in tal modo “l’industria italiana si è presentata con un portafoglio tecnologico unico nello scenario internazionale, tale da soddisfare le pressanti sfide tecnologiche di rinnovamento del sistema energetico, dall’integrazioni delle rinnovabili alle smart grid, anche in un mercato fra i più evoluti come è quello degli Emirati Arabi Uniti.”.

 

Ricordiamo che ANIE è da tempo impegnata nel settore delle nuove tecnologie dedicate a energia pulita e sostenibilità ambientale, trasporti, comunicazioni e sicurezza. In occasione della “X edizione della Giornata della Ricerca“, dedicata al tema “Le tecnologie ANIE per le Smart City: innovazione e pervasività digitale per le città del futuro“, le imprese aderenti all’Associazione, si legge in un comunicato ANIE,  hanno ribadito di esser pronte ad accogliere la sfida delle smart city: “accelerando l’innovazione e valorizzando il ruolo delle tecnologie nei progetti in corso di realizzazione. L’innovazione tecnologica applicata alle reti e ai sistemi presenti nel territorio urbano è oggi elemento abilitante che permetterà di implementare la governance delle città secondo criteri di convergenza e sostenibilità. Le imprese ANIE sono le principali depositarie di know-how senza il quale la costruzione delle future “città intelligenti” non potrà essere né progettata né tanto meno realizzata in concreto nel nostro Paese”. È ovvio che anche i mercati esteri sono uno sbocco importante per le nostre aziende, che troverebbero sicuramente modo di affermarsi anche all’estero, come nel caso degli Emirati Arabi Uniti. Vale la pena ricordare che proprio ad Abu Dhabi è stato lanciato il grande progetto di “Masdar“, una smart city da 20 miliardi di dollari che ospiterà circa 90 mila persone: totalmente sostenibile, in fase di costruzione e basata al 100% su tecnologie pulite, low carbon economy, a bassissimo impatto ambientale e alimentate da fonti energetiche rinnovabili.

(f.f.)