Smart metering: penetrazione al 70% in Europa entro il 2020

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Italia Paese in Europa ad aver investito di più in smart grids, con 32milioni i cittadini che possono controllare consumi e interagire con la rete di distribuzione

Europa


Smart EU

Misurare il consumo di energia elettrica di singole unità produttive e di singoli impianti e apparecchiature, tramite una rete intelligente di sensori, consente di avere una visione dettagliata dei flussi per settori di attività. Sostanzialmente parliamo di contatori elettronici, inseriti in network per lo scambio di dati in tempo reale (smart grid), grazie ai quali i gestori possono effettuare controlli costanti e impostare diversi livelli di consumo.

 

Una tecnologia di grande utilità, nel campo dell’efficienza energetica, perché impiegata per la misurazione dei risparmi conseguibili a seguito di interventi di efficientamento di strutture pubbliche e private. L’Europa dovrà dotarsi di circa 30 milioni di smart meters ogni anno, da qui al 2020, per abbassare i consumi del 20% secondo quanto previsto dal piano “Europe 2020“. È quanto si legge anche nel nuovo Rapporto di Pike Research, “Smart Meters in Europe“, dove si stima un tasso di penetrazione di contatori elettrici nell’Unione europea vicino all’80% entro i prossimi sette anni.

 

Un dato che arriva al 90%, se si prendono in considerazione solo i Paesi dell’Europa occidentale. “Le aziende energetiche devono provvedere ad un massiccio dispiegamento di smart meters per ottenere i benefici di una riduzione dei consumi generalizzata in ambienti urbani di nuova generazione – ha spiegato il direttore della ricerca di Pike Research, Eric Woods – “Uno strumento in più per ridurre i costi in bolletta e per meglio far fronte alla crisi economica dell’Unione e alla crisi permanente degli approvvigionamenti di risorse energetiche“.

 

La strategia Europa 2020 punta a rilanciare l’economia dell’UE nel prossimo decennio. In un mondo che cambia, l’UE si propone di diventare un’economia intelligente, sostenibile e solidale. Queste tre priorità che si rafforzano a vicenda intendono aiutare l’Unione e gli Stati membri a conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. Tra gli obiettivi: aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL dell’UE, riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al 1990, diminuzione del 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili e aumento del 20% dell’efficienza energetica.

 

Lo smart metering è un sistema di controllo basato su reti di sensori (wireless) per il monitoraggio in tempo reale dei consumi di luce, gas e acqua. Come spiega un documento dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica Enea, la sua applicazione, infatti, consente di accompagnare ogni intervento di efficientamento dalla fase progettuale, con la misurazione e valutazione dei consumi e delle dispersioni di energia di un impianto o di un edificio prima dell’intervento di riqualificazione, al monitoraggio nel corso della fase di realizzazione e terminare con la misurazione e il controllo in tele gestione dei consumi post intervento e dei risparmi conseguiti.

 

Tra i Pasi europei più virtuosi, c’è la Germania, che fino al 2020 aumenterà i suoi contatori intelligenti di 7 milioni di unità l’anno, per un tasso di crescita del 60%, praticamente pari all’ammontare complessivo degli interventi in tutti i Paesi dell’Europa dell’Est. In Italia sono già oltre 32milioni i cittadini che possono controllare i loro consumi e interagire con la rete di distribuzione, fa sapere l’ENEL, grazia al contatore elettronico messo a disposizione dell’azienda.

 

Secondo lo European Commission’s Joint Research Council (JRC), l’Italia è li Paese in Europa ad aver investito di più in smart grids e oggi ENEL Distribuzione coordina il Progetto Address ed è a capo della direzione tecnica del Grid4Eu.

(f.f.)