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L’Europa punta all’efficienza energetica: l’illuminazione a LED entra in Commissione

Europa


Il 14% dei consumi di energia elettrica in Europa (il 19% nel mondo) è destinato all’illuminazione. Una voce che debolmente inizia a registrare piccole diminuzioni in diversi Paesi, compresa l’Italia, e che presto, grazie all’impiego di tecnologie avanzate, subirà trasformazioni di processo fondamentali per la riduzione dei consumi e il raggiungimento della massima efficienza energetica.

 

Tra i progetti su cui l’Unione europea ha deciso di investire c’è la Solid State Lighting (SSL), che può consentire fino al 70% della riduzione dei costi rispetto a qualsiasi altra tecnologia. L’illuminazione allo stato solido (o Solid State Lighting) è la tecnologia più innovativa che si sta imponendo sul mercato. Essa è basata su materiali semiconduttori ad emissione di luce che convertono l’elettricità in luce e comprende l’illuminazione a LED e a OLED.

La tecnologia SSL, introdotta per la prima volta nei semafori e nei fari dei veicoli, è già ampiamente utilizzata per l’illuminazione dei monitor e degli schermi televisivi e sta ora facendo il suo ingresso nel mercato dell’illuminazione generale. un’innovazione destinata a diventare, nei prossimi anni, secondo il libro verde di EurLex, “Illuminare il futuro. Accelerare la diffusione di tecnologie di illuminazione innovative” (2011), la tecnologia più versatile e a maggiore efficienza energetica per l’illuminazione generale e garantirà un rendimento visivo e prestazioni luminose di qualità elevata, rendendo inoltre possibili nuove soluzioni architettoniche e progettuali, nell’ottica di un maggiore comfort e benessere. L’adozione su larga scala delle tecnologie SSL potrebbe contribuire in misura sostanziale al conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, per una crescita intelligente, sostenibile e solidale, in particolare per quanto riguarda l’obiettivo di un miglioramento dell’efficienza energetica e della realizzazione di Smart City.

 

Al momento sono impiegati nel settore circa 150 mila persone, ma con l’adozione di tale standard anche in altri settori, tra cui quello dell’edilizia, dei grandi lavori pubblici, delle Smart Street e dei trasporti, tale numero è destinato a crescere in maniera esponenziale. Entro il 2020, l’Europa deve diminuire il consumo di energia elettrica del 20% e questo è possibile proprio favorendo l’introduzione di tali nuove tecnologie, sia in spazi pubblici, sia in quelli privati. L’Europa deve farsi pioniera della rivoluzione energetica, soprattutto nel segmento luce, ha dichiarato Neelie Kroes, vice presidente della Commissione europea, mentre il suo collega Maroš Šefčovič, ha espresso tutta la sua soddisfazione nel vedere i primi impieghi dell’illuminazione LED (che quest’anno festeggia 50 anni di vita) nella sede della Commissione a Bruxelles.

 

Da ieri, infatti, proprio all’entrata del palazzo dove ha sede l’organo esecutivo dell’Unione, è in mostra un’istallazione luminosa simbolo del nuovo corso energetico dell’Ue. Per un intero anno, per altro dedicato all’Europa e ai suoi cittadini, si potrà dare un’occhiata a “Shapes of Light“, opera d’arte interattiva che vuole rappresentare la cittadinanza europea tutta, nel rispetto delle diversità e sotto un unico tetto, che è quello dell’Ue. La luce che da vita all’istallazione cambia la propria intensità in base al numero di visitatori presenti in sala, maggiore il loro numero più forte il grado di illuminazione. Diversamente, in presenza di poche persone, la luce tende ad assopirsi fino allo spegnimento, modulando così i consumi in base alle necessità.

(f.f.)

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