iSoftStone entra nella China Smart City Alliance, un mercato da 160 miliardi di dollari nel 2015

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Cloud computing, Internet of Things, Big Data e Mobile networking per le città cinesi del futuro

Cina


Smart City China

La Cina è il più grande Paese al mondo per numero di abitanti e le sue città sono ovviamente tra le più popolose ed estese. È chiaro che in termini di trasformazione di questi centri urbani in smart cities serviranno ingenti investimenti e soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Secondo l’Università di Pechino, entro il 2015, il livello di risorse finanziarie destinate alle città cinesi, per obiettivi di efficienza energetica, di mobilità intelligente e di miglioramento della qualità della vita dei cittadini, dovrebbe superare i 160 miliardi di dollari (1 trilione di yuan). Cifre impressionanti, ma d’altronde in Cina ci sono 50 città con più di 1 milione di abitanti e ben 6 con oltre 10 milioni di soli residenti. Pechino, nel 2011, contava 14,5 milioni di abitanti.

 

Il flusso migratorio interno alla Cina, dalle campagne ai centri urbani, non si arresta e anzi aumenta sempre di più andando a peggiorare il quadro globale che vede, entro il 2030, l’80% della popolazione mondiale vivere in città. Per questo motivo è importante che ogni Nazione appronti al più presto un piano generale per le smart city e il grande Paese Asiatico lo sta già facendo, con una strategia governativa quinquennale (Leggi articolo di Key4biz) e con la China Smart City Industry Technology Innovation Strategic Alliance (CSCITISA), organizzazione di cui fanno parte un gran numero di aziende cinesi attive in diversi segmenti ICT, utility, servizi avanzati, trasporti, edilizia.

 

Di questi giorni è la notizia dell’adesione alla CSCITISA di iSoftStone, provider di servizi IT che collaborerà con l’associazione per la condivisione di conoscenze e best practice, trasferimento di tecnologie e formazione. L’azienda parteciperà direttamente all’implementazione di piattaforme cloud computing dedicate ai progetti smart city in tutto il Paese e allo sviluppo di tecnologie per l’implementazione di ecosistemi smart.

 

La Cina è entrata di fatto nell’era delle città intelligenti e questo significa che si potranno sfruttare grandi opportunità di business e allo tesso tempo realizzare progetti unici al mondo – ha dichiarato al China Daily Steve Kang, Executive Vice President di iSoftStone – per questo è nostra intenzione collaborare attivamente con i nostri partner di progetto nella realizzazione di grandi piattaforme tecnologiche per lo sviluppo di cloud services innovativi, dell’Internet of Things, della mobile internet diffusa e dei Big Data“.

 

iSoftStone ha di recente allargato il suo team per i progetti smart city portando a 600 il numero degli effettivi. Alla fine del 2011, ha inoltre firmato un accordo per la costruzione, assieme ad IBM e WIOT, di un Centro per l’eccellenza nel cloud computing e nelle smrt city (CoE) e di un Cloud Computing Center of Excellence (CCoE) dell’IBM, rispettivamente nelle città di Liaoyuan e Lanzhou.

 (f.f.)