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È brasiliana la prima ‘senseable city’ del Sud America

Brasile


È la prima del suo genere in tutto il Sud America e potrebbe rappresentare un vero e proprio modello di sviluppo per l’intera area latino-americana. Si tratta di Buzios, piccola città brasiliana a 170 chilometri da Rio de Janeiro e che conta appena 28 mila residenti. Un centro a vocazione turistica, per la presenza del mare, che da oggi in poi è, a tutti gli effetti, una smart city. Lo ha annunciato di persona Borja Prado, presidente di Endesa, principale azienda elettrica del Brasile, inaugurando la rete avanzata di gestione e controllo della distribuzione di energia elettrica per abitazioni ed uso pubblico.

 

Una smart city ad alta efficienza energetica, capace di offrire ai suoi cittadini sistemi di illuminazione di strade, piazze ed edifici assolutamente sostenibili, basati su un uso razionale dell’energia elettrica, l’integrazione di più fonti rinnovabili (eolico, solare, mare) e la riduzione al minimo di dispersioni e sprechi.

 

Ovviamente, l’innovazione tecnologica non è tutto e non basterà mai a cambiare definitivamente faccia ad una città, se non è accompagnata da una comunità sensibile all’innovazione. Per questo motivo, oltre all’ampio uso di terminali per la comunicazione digitale con il pubblico, alla diffusione di hot spot per accessi Wi-Fi, alla costruzione di edifici abitativi energeticamente autosufficienti, all’utilizzo di lampade pubbliche a LED, agli incentivi all’acquisto di macchine elettriche, alla sperimentazione di cestini per l’immondizia intelligenti (smart bin)e di docce di nuova generazione sulla spiaggia, l’amministrazione comunale ha voluto accompagnare i cittadini all’introduzione di queste ed altre novità con incontri pubblici e corsi di formazione per il giusto utilizzo delle tecnologie.

 

Maggiore è la cultura dell’innovazione, maggiori i risultati che si possono raggiungere nell’immediato. Non a caso, negli Stati Uniti si preferisce parlare di ‘Senseable City’, piuttosto che di smart city, termine ritenuto troppo freddo, legato alla tecnologia  e al mondo delle reti che ancora sono percepite come fredde monadi dalla maggioranza della popolazione, soprattutto anziana.

Città sensibile, ha spiegato Carlo Ratti, ricercatore del MIT di Boston, uno dei massimi esperti mondiali sul tema e di recente in Italia per Smart City Exhibition 2012, intesa come ambiente che risponde alle esigenze della popolazione, che interagisce con i singoli e le comunità che vi si stabiliscono.

 

Il progetto smart city di Buzios ha avuto un costo piuttosto contenuto sinora, circa 20 milioni di dollari, e potrebbe trovare ulteriore applicazione anche in Cile ed in Europa, nelle città di Barcellona e Malaga, simile a quanto avviato dall’italiana ENEL a Torino, Genova e Bari.

(f.f)

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