Smart City: le città italiane in prima fila. A Firenze debutta il ‘Supervisore’ del traffico. Genova punta sul risparmio energetico

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Secondo Ovum, il mercato delle tecnologie IT legate alle smart city vale 35 miliardi di dollari, ma è necessario puntare su Open Data e condivisione delle informazioni per non vanificare questo potenziale.

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Una città si può definire ‘smart’ quando riesce a migliorare la qualità della vita sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie. E, considerando il traffico una delle maggiori fonti di frustrazione dei cittadini, Firenze si appresta davvero a diventare molto ‘smart’, grazie all’introduzione di un ‘Supervisore’ in grado di prevedere i flussi di traffico e suggerire le soluzioni per evitare o rendere meno incresciosi gli eventuali ingorghi.  Genova punta invece al risparmio energetico nelle scuole e, grazie ai finanziamenti europei, potrà sperimentare un sistema innovativo di gestione efficiente dell’energia negli edifici scolastici.

 

Il ‘cervellone’, come è stato già ribattezzato il sistema realizzato da Swarco Mizar per la città di Firenze, non solo compie un monitoraggio continuo su 10mila chilometri di strade, ma raccoglie ed elabora i dati che provengono da più fonti (comprese 150 telecamere, oltre 200 semafori, 130 sensori di traffico, 10 parcheggi, la flotta del trasporto pubblico metropolitano, gli eventi di traffico, ecc.), tenendo conto della situazione meteo e registrando i livelli d’inquinamento sul territorio provinciale.

Grazie al confronto tra le serie storiche con il contesto di riferimento (picco mattutino/fascia di morbida, feriale/festivo, ecc), il supervisore determina lo stato corrente della rete stradale, prevedendone l’evoluzione sull’orizzonte di un’ora, e suggerisce le soluzioni per mitigare gli eventuali disagi.

 

Il lancio di questo sistema, che sarà fruibile dalla polizia municipale di tutti i Comuni del territorio provinciale e dai vari responsabili della mobilità urbana consente alla città non solo di gestire in tempo reale l’evoluzione del traffico, ma anche – come ha sottolineato l’assessore provinciale all’Innovazione Renzo Crescioli – di partecipare a progetti europei e progetti smart city.

 

Il mercato delle tecnologie IT legate alle smart city è stato stimato da Ovum in 35 miliardi di dollari e sono molte le città italiane impegnate su questo fronte: nell’ambito del Programma Europeo per la Competitività e l’Innovazione (CIP-ICT-PSP-2011), il Comune di Genova si è aggiudicato il finanziamento del progetto europeo VERYschool, che mira a sperimentare un sistema innovativo di gestione efficiente dell’energia negli edifici scolastici.

 

Coordinato dall’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena, il progetto – che  coinvolge 12 partner in rappresentanza di 8 paesi dell’Unione Europea – utilizzerà un “navigatore energetico” (EAN), che consentirà di gestire e controllare gli impianti di climatizzazione ed illuminazione, suggerendo azioni mirate per migliorare l’efficienza energetica di breve, medio e lungo periodo.

Agli insegnanti e agli studenti è riservato il ruolo di ‘e-learning users’, affinché possano apprendere i vantaggi che il progetto introduce e suggerire il proprio contributo al progetto, ad esempio mediante questionari.