MEDIA: Save the Children, minori più di 3 ore davanti a tv e internet

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VINTI

Pubblicato lo studio “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi“, condotto da Save the Children e Mondelez International Foundation, in partnership con Centro Sportivo Italiano (CSI) e Unione Italiana Sport Per tutti (UISP), sugli stili di vita dei minori nelle grandi metropoli del nostro Paese: Milano, Torino, Genova, Napoli, Catania, Sassari, Palermo, Bari, Ancona, Aprilia.

 

A tre anni dall’avvio del progetto “Pronti, Partenza, Via!”, in zone periferiche di 10 città italiane, per la pratica motoria e l’educazione alimentare di bambini e adolescenti, sono arrivati i primi risultati: 1 minore su 4 non fa moto e sport nel tempo libero, nel 28% dei casi (+13%) per difficoltà economiche; 4 ragazzi su 10 si muovono in auto, pochi (24%) a piedi, ancora meno (9%) in bici;  il 73% sta in casa nel tempo libero; diffuso –  riguarda 7 minori su 10 – ma in flessione il consumo quotidiano di frutta e verdura e il 9% non fa colazione mentre l’abitudine di sedersi a tavola è ancora di 9 famiglie su 10.

 

Secondo il documento di Save the Children, a incentivare alcune abitudini sedentarie dei bambini e adolescenti italiani c’è anche una sbagliata dieta mediatica. Il tempo trascorso davanti alla TV si conferma significativo : sulla totalità dei minori che la vedono, quasi la metà (47%) la vede per un tempo compreso fra 1 e 3 ore al giorno.

 

E aumento, anche se di poco, il tempo dedicato dai ragazzi ai video-game: dell’85% che vi gioca (il 15% no), il 57% lo fa mediamente per un tempo compreso fra 1 e le 3 ore. Internet, invece, è legato all’età: lo utilizza il 100% degli over 14 anni e il 30% vi passa anche più di tre ore, contro un 80% degli 11-13 enni e il 59% dei minori di 10 anni, che ne fanno un uso più morigerato, rispettivamente in media un’ora e mezz’ora.

 

Per Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia: “Le difficoltà economiche che attanagliano sempre più famiglie sicuramente sono una delle cause del minor numero di bambini che ha la possibilità di fare sport e attività fisica, in aggiunta alle poche ore di pratica motoria in orario scolastico e alla scarsa educazione al movimento. Bambini più sedentari, disabituati all’incontro e confronto con i pari, che passano molto tempo a casa, rischiano più di altri non solo di sviluppare patologie ma anche di essere più tristi, depressi, soli“.

 

Il progetto proseguirà per tutto il 2014: finora i beneficiari sono stati 70.000 tra minori e adulti, con 10 aree sportive e verdi recuperate. A raccontarlo una mostra fotografica a Roma, alle Scuderie di Palazzo Ruspoli, visitabile il 15 al 16 gennaio 2014.