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INTERNET: in Cina 400 campi di cura per la web addiction

VINTI

La Cina, con i suoi 600 milioni di utenti di internet (450 milioni di mobile internet), è il più grande Paese al mondo per numero di internauti (e in termini di popolazione assoluta ovviamente). È qui che la rete conta il più alto numero di naviganti e allo stesso tempo di individui internet-dipendenti.

 

Un video circola in rete (“Web junkies“), in questi giorni, con l’intenzione di parlare di questa nuova forma di dipendenza tecnologica. Non è certamente un fenomeno disatteso, ma Shos Shlam e Hilla Medalia, le due autrici del documentario, hanno portato all’attenzione del mondo intero ciò che sta accadendo in Cina.

 

Qui sono circa 400 i centri di cura e recupero di intossicati del web e le due filmaker hanno passato 4 mesi presso uno dei più grandi, il centro di trattamento della dipendenza da internet di Daxing, provincia di Pechino.

 

A colpire è il fatto che in tali centri la vita dei ragazzi (sono soprattutto giovani e giovanissimi) si svolge come in un campo militare, isolati dal mondo esterno e sottoposti a vita rigida e di palestra. Le famiglie li possono vedere a giorni prestabiliti.

 

Centri simili sono presenti anche in altre parti del mondo, ma è la Cina ad aver per prima istituzionalizzato la loro esistenza in relazione all’esistenza di ‘web junkies’, i nuovi tossici del digitale e del virtuale, ormai considerati da quelle parti alla stregua dei classici tossicodipendenti da eroina e cocaina.

 

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