WEB: dipendenza da internet, top manager i più a rischio

di Flavio Fabbri |

VINTI

Sono le persone in carriera, i top manager e in generale tutti coloro che sono ambizioni a soffrire più di altri di ‘dipendenza da internet’.

 

È quanto emerge da uno studio condotto da Cristina Quinones-Garcia, della Northampton Business School, e da Nada Kakabadse, della Henley School of Business, secondo cui chi ha raggiunto una posizione affermata e sente di più la competizione professionale tende a non poter fare a meno di internet e dei device ad essa connessi.

 

Molto più di chi è appena entrato nel mondo del lavoro, i professionisti e i dirigenti sentono forte la pressione dell’ambiente lavorativo e trovano nella rete un valido alleato per le loro strategie (leggere/inviare messaggi in tempo reale, pubblicare prima di altri notizie, ottenere vantaggi competitivi, essere sempre informati).

Cosa questa che alla lunga può creare dipendenza, isolamento sociale, disturbi dell’ansia e perfino depressione.

 

L’indagine è stata condotta su 500 individui, tra i 18 ed i 65 anni, di tutte le estrazioni sociali e di diverse condizioni: lavoratori e disoccupati, manager e semplici impiegati, oltre e al di sotto di certe soglie di reddito.

 

Ad ognuno di essi è stato sottoposto un questionario per comprendere il ruolo di internet nella loro vita e per misurare la correlazione tra il web e le loro aspettative, soddisfazioni, nevrosi, paure, delusioni.

 

I più esauriti e soggetti a depressione, con insonnie e disturbi nervosi conseguenti, sono proprio i meglio affermati nel lavoro, non coloro che sono usciti o che ancora devono entrarvi.

 

Lo studio è stato presentato alla convegno annuale della British Psychological Society’s Division of Occupational Psychology, dove più esperti hanno concordato che a rischiare di più sono proprio i lavoratori e i professionisti più affermati.