BIP MOBILE: problemi di portabilità e consumo del credito residuo per gli utenti

di Flavio Fabbri |

VINTI

Sempre più nera la situazione per i clienti di Bip Mobile, l’operatore mobile virtuale che dal 30 dicembre 2013 ha cessato ogni servizio al pubblico per insolvenza nei confronti di Telelogic (la società che erogava il servizio a Bip Mobile su fornitura H3G). L’azionista di maggioranza, One Italia, ha avviato le procedure di concordato con l’Agcom per provvedere alla portabilità dei numeri di telefono degli utenti coinvolti, nel più breve tempo possibile.

 

Si tratta di una vera e propria liquidazione di oltre 220 mila utenti. Un fallimento della strategia ultra low cost che ha portato l’MVNO italiano ad accumulare milioni di debiti, anche a causa di errori manageriali piuttosto rilevanti.

 

La difficoltà maggiori, come al solito, sono ora tutte sulle spalle degli ex clienti di Bip Mobile, che hanno effettiva difficoltà nell’effettuare il passaggio ad altro operatore mantenendo il proprio numero di cellulare (la cosiddetta portabilità, garantita dal decreto Bersani) e nell’utilizzare il credito residuo già pagato all’operatore ormai inattivo.

 

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha convocato oggi, presso la propria sede, la società Bip Mobile, unitamente alle società Telogic Italy ed H3G Italia, per valutare la situazione determinatasi a seguito della cessazione operata da Telogic dei servizi nei confronti di Bip Mobile e, conseguentemente, della sospensione del servizio offerto da quest’ultima ai propri clienti,  nonché per individuare le misure da adottare a tutela della clientela di Bip Mobile.

 

L’Agcom, preso atto delle informazioni fornite, in particolare dalla stessa Bip Mobile e Telogic, ha reso noto in un comunicato di aver chiesto di garantire a tutti i clienti la possibilità di cambiare operatore mantenendo il proprio numero, secondo le procedure in vigore in materia di portabilità (MNP), ed aumentando ad un numero adeguato la quota di MNP giornaliera.

 

A tal fine è stata ipotizzata anche una temporanea “riattivazione del servizio alla clientela”, “per garantire, fatto salvo il mantenimento del credito prepagato residuo, il soddisfacimento di tutte le richieste di portabilità nel minor tempo possibile”.

 

Secondo Federconsumatori ed Adusbef, che hanno seguito da vicino gli incontri che si sono svolti nella sede dell’Agcom, deve assolutamente essere tutelato il diritto dei titolari di contratti con Bip Mobile di poter migrare in tempi rapidi con il proprio numero di cellulare presso altri operatori.

 

A questo scopo deve essere superata la delibera della stessa Agcom che, per gli operatori virtuali tipo Bip Mobile, fissa un tetto di sole 500 migrazioni al giorno. Mantenendo tale soglia, spiegano le associazioni dei consumatori, “ci vorrebbe più di un anno per smaltire tutte le richieste“.

 

Va altresì garantito il diritto degli utenti di utilizzare il credito residuo delle proprie SIM. A questo proposito – hanno precisato in una nota Federconsumatori ed Adusbef – debbono poter essere adottate tutte le iniziative necessarie, compresa la richiesta a Telogic di riprendere provvisoriamente l’attività per consentire lo smaltimento dei crediti residui“.