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PRIVACY: brand assetati di dati, celebri store americani tracciano smartphone clienti

VINTI

Ogni volta che si entra in un negozio negli Stati Uniti conviene spegnere il proprio smartphone, se non si vuole essere pedinati da occhi elettronici. È quanto suggerisce tra le righe il New York Times, che ha accusato la catena di negozi Nordstrom, di catturare il segnale dei telefonini dei clienti e di tracciare i loro spostamenti all’interno degli store.

 

In tal modo è possibile conoscere tutti i gusti e gli orientamenti estetici di ogni persona (colore preferito, taglia, stile, tessuto, ecc,), realizzando una profilazione il più possibile aderente al soggetto e trovando il modo di vendergli prodotti su misura (comprese applicazioni e servizi).

 

All’interno dei negozi, quindi, il segnale Wi-Fi del dispositivo veniva captato dalle apparecchiature messe a punto da Nordstrom, con il fine di ottenere dati freschi sulle abitudini del consumatore da elaborare poi in chiave marketing.

 

Altri retailer piuttosto celebri negli USA, Benetton, Family Dollar, Cabela’s e Mothercare, sono usciti allo scoperto affermando di utilizzare la stessa tecnologia per meglio comprendere le esigenze dei consumatori. Nonostante l’articolo del NYT e il successivo polverone in rete e sui social media, nessuno dei retailer incriminati ha chiesto scusa, sostenendo che in fin dei conti “negli store non accadeva niente di diverso di quanto succede regolarmente nei negozi online e con le applicazioni di ecommerce“.

 

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