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APPLE: stop all’iRadio, major chiedono condizioni più vantaggiose

VINTI

Il futuro della radio è il digitale, anzi la rete. Lo sanno gli editori, i produttori di contenuti, le major discografiche e i giganti di internet. Apple ha da tempo annunciato la volontà di dare vita alla nuova iRadio, ma nonostante tutti siano d’accordo sulla necessità di innovare il settore, proprio le case discografiche vogliono cercare di guadagnarci il più possibile e questo sta creando qualche problema a Cupertino.

 

Tra le grandi firme del panorama internazionale delle produzioni musicali, ci sono la Universal Music, Warner e Sony. La prima, ha reso noto il Finantial Times e lo ha riportato in Italia TMNews, ha già siglato un accordo preliminare con la Apple, mentre per le altre due i negoziati sono stati bloccati in attesa di ulteriori verifiche dei documenti. Da Apple ci sarebbe la volontà di offrire royalty per il 12,5% (dal 6% iniziale) ogni 100 brani passati in streaming dall’iRadio, ma non si sa al momento se la Sony ha accettato l’offerta.

 

Altre ipotesi riportate dal Financial Times, e relative sempre all’accordo sui futuri ricavi proposti alle major, propendono per dei diritti su ogni brano passato, una percentuale di guadagno sugli introiti dall’advertising e una base di guadagni fissa ogni mese.

Non è chiaro neanche se iRadio sarà a pagamento o gratuita (freemium), ma FT da quasi per sicura la prima soluzione. Al momento, ogni lancio della piattaforma di streaming radio è stato rimandato a dopo l’estate, a meno che nei prossimi giorni non ci sia il via libera di tutti gli interessati.

 

D’altronde, la Apple è ormai una delle aziende più ricche e quotate al mondo, è normale che i futuri partner di iRadio si aspettino condizioni più vantaggiose di quelle offerte da altre compagnie impegnate in progetti simili, tipo Pandora, Deezer o Spotify.

 

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