WIRELESS 4G: le infrastrutture che inquinano e consumano di più

di Flavio Fabbri |

VINTI

Negli ultimi anni la nostra attenzione, come cittadini sensibili alle questioni ambientali e climatiche, è stata focalizzata sui data center e la necessità di ridurre i consumi di questi enormi impianti, tramite cui possiamo sfruttare le potenzialità infinte del cloud computing.

 

Tutto vero, peccato che già nel 2015, i livelli di consumi di queste strutture saranno minimi se comparati a quanta energia bruceranno le infrastrutture wireless di vecchia e nuova generazione.

 

È quanto affermato da un nuovo studio dell’Università di Melbourne, che indica proprio nelle reti wireless 3G e 4G, usate per accedere al cloud, il principale problema da un punto di vista dell’energy efficiency. Sui data center di tutto il mondo sono stati riversati annualmente 450 miliardi di dollari, per un consumo di 31 GW di elettricità per singolo centro, in aumento del 19% nel 2012.

 

Nel 2015, si legge in una nota del Centre for Energy-Efficient Communications dell’Università di Melbourne, il consumo di energia elettrica dovuto alle reti wireless cloud arriverà a 43 terawatt l’ora (era di 9,2 nel 2012). L’aumento determinerà emissioni di CO2 pari a 30 megatoni, come se circolassero tutte assieme nuove 5 milioni di macchine.

 

Messi a rapporto, i data center saranno responsabili di tale consumo/inquinamento solo per il 10%, contro il 90% delle reti di accesso wireless.