DIGITAL DEVICE: meno li usi, più sei creativo

di Flavio Fabbri |

VINTI

Viviamo sempre più contatto con i nostri dispositivi digitali di connessione alla rete, che praticamente la prima cosa che facciamo la mattina è accenderli (ammesso che vengano spenti per qualche ora), controllare i messaggi , inviare mail e pubblicare post sulle reti sociali.

 

Smartphone, tablet, Pc, lettori Mp3, netbook e ultrabook, hanno trovato ormai posto vicino al letto, sulla scrivania, in macchina, in salone e tra i nostri indumenti, scandendo i ritmi della giornata di chiunque. Un’esposizione eccessiva che mina le nostre capacità intellettuali e la nostra creatività, senza contare i possibili danni fisiologici dovuti a tale sinergia forzata. Un nuovo studio condotto dall’università dello Utah e da quella del Kansas, sta cercando di stimare fino a che punto l’uso eccessivo di digital device possa indebolire la nostra capacità creativa.

 

Ebbene, dai primi risultati, sembra che tale impatto negativo sia stimato attorno al 50%, cioè, riduce le nostre potenzialità intellettive della metà. Come porre rimedio? Non certo abbandonando tutto il nostro armamentario digitale in un cassetto, ha spiegato David Strayer, coautore della ricerca, perché sarebbe impensabile, ma certamente aumentando il distacco psicologico e fisico dai mezzi tecnologici.

 

Una sana passeggiata in mezzo alla natura ristabilisce il giusto equilibrio tra mente/spirito e interazione digitale. Lo studio, a cui hanno partecipato anche i riercatori Ruth Ann Atchley e Paul Atchley, pubblicato su Plos One, ha coinvolto 56 persone di tutti e due i sessi, con un’età media di 28 anni. Per circa una settimana, i partecipanti hanno avuto modo di passare molto tempo in mezzo alle bellezze naturali dell’Alaska, del Colorado, del Maine e dello Stato di Washington, traendo enormi benefici poi elaborati dal team di studiosi delle due università.

 

Al termine dell’esperimento, la stragrande maggioranza di coloro che hanno passato del tempo lontano dai mezzi tecnologici di uso quotidiano hanno mostrato una capacità di problem solving e di lavoro di gruppo del 50% superiore agli altri.