STAMPA: crisi dei giornali italiani, a picco le vendite di quotidiani

di Flavio Fabbri |

VINTI

Continua la crisi nera dei giornali italiani che a ottobre 2012 registrano ancora cali sostanziosi delle vendite e della diffusione. I quotidiani sono i più colpiti dall’emorragia di lettori, che comunque non risparmia neanche settimanali e mensili, con le grandi testate sempre più abbandonate da coloro che preferiscono rivolgersi all’informazione online.

 

Andando a leggere la nuova rilevazione di settembre di ADS (Accertamenti Diffusione Stampa), saltano subito agli occhi le perdite in percentuale del Corriere della Sera per le vendite (-2%) e la diffusione (-2,2%), per le stesse categorie anche de La Repubblica (-3,8% le vendite e -3,6% la diffusione), Il Messaggero (-5% le vendite, -4,8% la diffusione), La Stampa (-3,7% le vendite, -2,7% la diffusione), Il Secolo XIX (-5,4% le vendite, -4,7% la diffusione), Il Giornale (-2,3% in entrambe le categorie),  stabili Il Sole 24 Ore e La Nazione, invece, con poche o scarse differenze rispetto alla precedente rilevazione.

 

Male anche gli storici quotidiani sportivi, con il salasso del Corriere dello Sport Stadio (-13% in tutte e due le categorie) e della Gazzetta dello Sport (-14% in entrambe le categorie).

 

Per quanto riguarda i lettori di quotidiani, sono circa 23,7 milioni a settembre 2012, in calo del 4% rispetto al periodo precedente (maggio). Aumentano, invece, i lettori di quotidiani online che, secondo Audipress, sono quasi 3,4 milioni.