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FACEBOOK: ‘elusione’ fiscale in Gran Bretagna, ‘Soldi portati via ai cittadini’

VINTI

 

Il grande social network di Marc Zuckerberg conquista ancora una volta le prime pagine dei quotidiani britannici, ma in questo caso non per meriti particolari. Al contrario, l’Indipendent inchioda Facebook per presunta evasione fiscale.

 

Secondo il giornale, la rete sociale americana avrebbe incassato 175 milioni di sterline e pagato di tasse solamente 238 mila sterline. Una somma frutto di un trucco, ha spiegato The Indipendent, peraltro legale, risultato di un gioco amministrativo: i profitti si fanno in tutta la Gran Bretagna, ma le tasse si pagano a Dublino.

 

Facebook ha scelto come base legale la capitale irlandese, dove il regime fiscale è molto diverso dall’Inghilterra e dalla Scozia, ad esempio. Il dato è stato commentato amaramente anche dal deputato laburista John Mann, membro della Commissione parlamentare del Tesoro: “Queste aziende dovrebbero pagare le giuste tasse sui profitti che generano sul posto, quindi nel Regno Unito o in qualsiasi altro Paese in cui decidono di operare. Sono soldi portati via ai cittadini“.

 

Un fatto su cui in Europa si comincia a discutere, ovvero: è giusto che aziende di grandissime dimensioni come Facebook, Google, Amazon e altre ancora, vengano in un qualsiasi Paese europeo traendo enormi profitti e non investendo neanche un euro nelle infrastrutture che utilizzano? Sull’argomento c’è un ampio confronto in atto e la prossima Conferenza mondiale sulle telecomunicazioni internazionali (WCIT12) di Dubai, a dicembre, dovrebbe affrontare anche questo tema scottante.

 

Dal canto suo, Facebook ha fatto sapere tramite suo portavoce che i numeri riportati dai giornali (e forniti dalla società di analisi indipendente Enders Analys) potrebbero essere ben diversi da quelli reali e che tali informazioni “non rispecchiano necessariamente le performance globali 

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