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mSECURITY: ENISA, è ‘mobile’ il maggior numero di incidenti informatici

VINTI

Pubblicato il nuovo Annual Incident Report 2011 di ENISA, acronimo di European Network and Information Security Agency, l’agenzia per la sicurezza informatica nell’Unione europea, con dati a sorpresa sul numero e la natura dei principali ‘incidenti informatici’ accaduti durante lo scorso anno nei Paesi dell’Ue.

 

Un po’ a sorpresa, dal documento (qui in download per il lettori di Key4biz), emerge che la maggior parte di cyber incidenti sono da addebitare alla telefonia mobile e all’internet mobile. Insomma, le tante e tutto sommato comuni interruzioni di servizio e comunicazione, alcune senza conseguenze, altre più gravi, a cui neanche facciamo più caso, sono legate per il 60% dei casi ai nostri smrtphone, tablet e ai mobile device più evoluti.

 

Sono ormai centinaia di milioni gli apparecchi telefonici e portatili ‘smart’ in grado di connettersi alla rete e questo sta determinando un forte aumento di problematiche di varia natura, tra cui una crescita consistente degli incidenti informatici “che hanno interessato almeno 900 mila utenti durante il 2011“.

Il dato è frutto di comunicazioni ufficiali che i Paesi membri dell’Ue devono fare all’Enisa ogni anno e alla stessa Commissione europea. Tecnicamente il 61% dei disservizi ha interessato i possessori di smartphone e cellulari di nuova generazione, il 59% i servizi di mobile internet, il 33% internet su rete fissa e il 22% i servizi di telecomunicazioni su rete fissa.

 

Circa 400 mila utenti dei servizi di comunicazione elettronica hanno avuto problemi con il proprio mobile device, 200 mila con la mobile internet e internet su rete fissa, mentre circa 100 mila tramite telefono di rete fissa. Sulle cause di tali incidenti, il 47% è da ricercare in guasti hardware/software, il 33% dovuti a problemi dei fornitori, il 12% a fenomeni naturali, il 12% ad errori umani, il 6% a malware.

 

Gli incidenti che hanno determinato problemi di accesso ai servizi e per un periodo di tempo più lungo sono per i fenomeni naturali (45 ore di media) e i malware (31 ore di media). “Rispetto allo scorso anno gli Stati membri hanno sistemi nazionali più maturi per la notifica degli incidenti“, hanno detto gli esperti dell’Enisa, Marnix Dekker and Christoffer Karsberg, riferendosi al rapporto, “Ci aspettiamo di pubblicare nella futura relazione annuale del 2012 un rapporto con un numero di casi 10 volte superiore“.

 

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