DTT: RAI risponde a critiche, ‘Frequenze in Emilia e Friuli assegnate dal MiSE’

di Flavio Fabbri |

VINTI

Ancora problemi  sull’assegnazione delle frequenze televisive in Emilia e in Friuli. Dopo la pubblicazione dei bandi da parte del ministero dello Sviluppo Economico per la riassegnazione delle stesse, in otto regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio e Campania) , le associazioni delle tv locali, FRT e Aeranti-Corallo in testa, hanno espresso un giudizio negativo riguardo i procedimenti adottati che vanno a modificare ingiustiamente i criteri di assegnazione già utilizzati in precedenza per altre regioni.

 

Al centro del confronto tra emittenti locali e grandi broadcaster c’è la Rai, che oggi ha emesso un comunicato stampa dedicato alla questione, dichiarando ufficialmente che il problema delle frequenze occupate dalle realtà televisive locali non è associabile all’azienda di Viale Mazzini.

 

In particolare, si fa riferimento al Canale 24, attivo in Emilia Romagna e in Friuli Venezia Giulia, frequenza assegnata alla Rai per il multiplex del servizio pubblico “in via definitiva e non transitoria da parte del ministero dello Sviluppo Economico con provvedimernto datato 28 giugno 2012“.

 

Secondo la nota Rai, è impensabile “ipotizzare una modifica di tale frequenza“, perchè “significherebbe causare ingiustificati disagi agli utenti“.

 

L’emittente pubblica ha inoltre “richiesto da tempo la rimozione delle interferenze a danno delle reti Rai in Emilia Romagna ad opera di emittenti di altre regioni, che penalizzano soprattutto la ricezione della programmazione regionale“.

 

A questo punto si attende la risposta delle emittenti locali che, con ogni probabilità, aprirannno un contenzioso giudiziale perchè “penalizzate dalle scelte del ministero”, si legge in un recente comunicato. Secondo FRT e Aeranti, è a questo punto molto probabile un ricorso al Tar del Lazio.