Key4biz

GOOGLE: rinviato il lancio di Nexus-Q

VINTI

Se ne era parlato parecchio nei giorni scorsi del Nexus Q di Google, presentato come un social multimedia player in grado offrire servizi di video e musicali in streaming presi direttamente da internet e diffusi in modalità WiFi.

 

Una sfera dal peso di 1 chilogrammo, dal design accattivante, già in preordine da settimane, che doveva intrattenere tutti gli utenti Android (smartphone+tablet) per consumare infiniti contenuti audio e video da YouTube e Google Play.

 

Nelle ultime ore, però, è arrivata la doccia fredda che qualcuno aveva già indovinato da tempo, cioè Google non ha intenzione di lanciare Nexus Q in questo momento, annunciandone ufficialmente il ritardo sul mercato.

 

I motivi sono squisitamente tecnici e commerciali. Dopo la preview al Google I/O e l’entusiasmo mostrato dagli utenti, Montain View ha pensato che forse serviva qualche ritocchino in termini hardware e funzionalità. Probabilmente proprio in seguito al grande interesse del pubblico, che ha cominciato a suggerire e richiedere più servizi di quelli previsti.

 

A chiunque aveva preordinato Nexus Q, Google ha deciso di inviare gratuitamente il dispositivo, ma non subito. Su Google Play, infatti, non c’è traccia del nuovo apparecchio e i link rimasti portano su una pagina di presentazione generica. Il prezzo previsto, finora, era di 299 dollari.

 

L’accaduto ha sollevato notevoli perplessità nel modo di gestire il prodotto in fase di lancio da parte di Google. Molti utenti si sentono presi in giro e la mossa di offrire gratuitamente il nuovo Nexus Q  a chi aveva effettuato la prenotazione, ha fatto innervosire ancora di più gli altri che stavano per effettuare il preordine.

 

Insomma, una strana mossa che lascia perplessi, nonostante le scuse e le spiegazioni ufficiali, perché lasciano intendere una strategia sbagliata di Google, probabili interventi su vulnerabilità del mezzo riscontrate successivamente e un’insicurezza di fondo che non pone in sui favore nel confronto con grandi competitor come Apple. 

Exit mobile version