SOCIAL MEDIA: le aziende europee li usano, ma fuori dalle business practice quotidiane

di Flavio Fabbri |

VINTI

Le aziende europee si aprono ai nuovi mezzi di comunicazione elettronica come tablet, smartphone e netbook. Nuovi device che consentono di accedere alle piattaforme di social networking, di microblogging e web logging su cui i profili enterprise ormai sono sempre più numerosi.

 

Un recente studio di InSites Consulting e SSI, però, ha da una parte confermato tale processo, ma anche evidenziato la scarsa capacità di integrare le pagine aziendali sui social media con le business practice quotidiane. All’interno del mix dei media utilizzati strategicamente dalle imprese è vero che compaiono le reti sociali, ma è anche vero che non sono utilizzate in maniera ottimale e spesso sono proprio lasciate da parte rispetto ai mezzi più tradizionali: oltre il 50% non sa che farci con i propri profili su Facebook e Twitter, mentre il 30% proprio non li usa ancora.

 

In Germania le cose vanno molto meglio, si legge nello studio, con il 52% delle aziende che integra i social media nella propria strategia comunicativa, con un 13% che li usa a pieno regime. All’opposto la Francia, invece, dove il 46% delle società intervistate non sa che fare con i propri account sui social network.

 

Accedere alle reti sociali significa confrontarsi con i propri clienti e con decine di milioni di potenziali consumatori interessati ai più svariati brand – ha spiegato Steven van Belleghem, managing partner di InSites – su Facebook o Twitter, ad esempio, un’azienda può contattare un proprio cliente, chiedere suggerimenti, farsi segnalare un problema e costruire un rapporto di fiducia che è la vera chiave di volta di questo nuovo ecosistema“.

 

Tra le diverse piattaforme di social networking che più sono utilizzate dalle aziende ci sono: Facebook nel 61% dei casi, seguita da Twitter con il 39%, LinkedIn al 29%, YouTube con il 24%, i blog con il 17%, MySpace al 9%, Flickr e Foursquare con il 5%, Netlog al 4% e Badoo con il 3%.