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CLOUD: in Europa ritardo di due anni, colpa della crisi e delle divergenze interne

VINTI

È un rischio serio quello evidenziato da Gartner, che vede l’intera Europa accusare un forte ritardo rispetto agli Stati Uniti nell’utilizzo del cloud computing. Secondo lo studio, l’interesse per la nuova tecnologia nell’Unione europea è alto, ma la crisi economica da una parte e le divergenze politiche tra Stati membri dall’altra stanno seriamente danneggiando il futuro del mercato nel vecchio continente.

 

In tutto il mondo le piattaforme cloud stanno attirando investimenti e il loro utilizzo è crescente in diversi settori economici ed amministrativi – ha spiegato Paolo Malinverno, Vp Gartner – il problema dell’Europa è che alcuni elementi del cloud, come sicurezza, privacy e trasparenza, sono intesi in maniera diversa dai singoli Stati“.

 

Il documento elenca anche alcuni dei punti critici su cui i Governi dovranno riflettere e confrontarsi nel più breve tempo possibile: una policy comune sulla privacy e la tutela dei dati personali, regole semplici e chiare per consentire l’adozione del cloud allo stesso modo in ogni Paese dell’Unione, maggiori risorse contro la recessione e a favore della crescita economica, puntare sull’innovazione tecnologica per uscire dalla crisi. 

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