PC: mercato in calo in Europa occidentale di oltre il 3%

di Flavio Fabbri |

VINTI

Dopo alcune proiezioni piuttosto ottimistiche di inizio 2012, ecco i primi dati ufficiali dei mesi che vanno da gennaio a marzo e per il mercato dei Personal computer (Pc) le cose non vanno proprio benissimo nella vecchia Europa: secondo le ultime stime Gartner, il calo di unità spedite è stato del 3,1%.

 

Ad aver registrato i dati peggiori ci sono l’Italia, la Spagna, il Portogallo e la Grecia, precedute dalla Francia con una flessione del 3,9%. Il totale di apparecchi distribuiti sul mercato è stato pari a 15,48 milioni di Pc contro i 15,98 dello stesso periodo del 2011. Andando a dare un’occhiata alla classifica di questo primo trimestre, troviamo al primo posto HP, con 3,54 milioni di Pc spediti (+3,2%), seguito da Acer, con 2,27 milioni (-20,1%), Asus, con 1,46 milioni (+16,8%), Dell, con 1,42 milioni (+0,7%), e Lenovo, con 1,33 milioni (-11,3%).

 

Nel dettaglio, il mercato europeo dei Pc ha visto una perdita generalizzata del 3,1%, a partire dal settore consumer (-3,8%), seguendo in quello dei mobile Pc (-5,6%) e dei professional Pc (-2,5%), con stime provvisorie in leggero rialzo nei prossimi mesi solo grazie al successo di Windows 7.

 

Per Meike Escherich, analista Gartner: “Il dato dell’Europa occidentale potrebbe divenire strutturale e quindi non recuperabile per le grandi aziende informatiche che vendono principalmente Pc, perché gli utenti hanno rivolto la loro attenzione ormai verso altri device, come gli smartphone e i tablet“. “L’unica novità per cui vale la pena sospendere il giudizio – ha spiegato Escherich – è il possibile impatto positivo che potrebbero avere i prossimi Pc con Windows 8 e gli ultrabook Intel di nuova generazione“.

 

Meglio, rispetto ai Paesi europei che si affacciano sul mediterraneo, sono andati per questo primo trimestre 2012 il mercato britannico, con una crescita del 2,4% sul 2011, e quello tedesco, con un boom di vendite del 7,1%.