FACEBOOK: falla nell’app per Apple iOS e Android, mentre è allarme trojan per oltre 600 mila Mac

di Flavio Fabbri |

VINTI

Tra la tarda nottata di ieri e le prime ore di stamane, tutti i media e i blog attivi su internet hanno diffuso la notizia della scoperta di una falla nell’applicazione Facebook di iPhone, iPad e Galaxy device. Il ricercatore britannico Gareth Wright, infatti, aveva poche ore prima individuato la vulnerabilità dell’applicazione in questione che poteva essere sfruttata dai criminali informatici per sottrarre dati sensibili agli utenti.

 

La falla nel sistema è stata individuata nel file .plist dell’applicazione. Ogni nostra operazione effettuata tramite l’applicazione ufficiale di Facebook, per smarthone e tablet che montano sistemi operativi Apple iOS e Google Android, viene memorizzata su file specifici con estensione .plist (PropertyList). In essi confluiscono informazioni relative proprio alle applicazioni che utilizziamo sui nostri device di connessione alla rete e vi vengono memorizzate tutte le preferenze impostate dall’utente, tra cui messaggi privati, pagine lette, apps aggiunte da poco e molto altro.

 

Attraverso alcuni stratagemmi, tra cui un’app fasulla per trarre in inganno l’utente e la connessione Usb, i pirati digitali possono entrare in possesso dei nostri dati ma, avverte il ricercatore e lo stesso centro di sicurezza Facebbok, è necessario che il device sia posto sotto il controllo del criminale almeno per qualche minuto.

 

Fanno notare dal Facebook Security Center, che ha emanato un warning anche sul social network, che le applicazioni ufficiali Facebook sono assolutamente sicure perché testate su device integri, mentre non è possibile garantire gli standard di sicurezza annunciati se gli smartphone vengono manomessi con tecniche di jailbreaking. In tale modo, spiegano dalla rete sociale, l’apparecchio è più vulnerabile all’attacco di hacker e cracker e le informazioni in esso contenute sono oggetto di azioni criminali. Un problema che riguarda soprattutto i gadget elettronici Apple.

 

E proprio il gigante americano dell’elettronica di consumo deve affrontare in queste ore un attacco su vasta scala portato da un virus ai suoi celebri Macintosh. Secondo quanto riportato per primo dall’internet security company russa Doctor Web, sono già 600 mila (700 mila secondo altre fonti) i Mac infettati tra Stati Uniti e Canada caduti vittima del trojan Flashback.

 

Dalle prime indiscrezioni l’attacco è stato mascherato come aggiornamento Flash Player per la sicurezza del computer, tecnica già nota in ambiente Windows di Microsoft, mentre la Apple ha prontamente rilasciato un update speciale per Macintosh. Una minaccia che potrebbe estendersi ben presto anche in Europa e nel resto del mondo, secondo gli esperti di Doctor Web, compromettendo seriamente, per la prima volta, l’inossidabile fede nella sicurezza degli apparecchi Mac OS X.