APPLE: stage ‘obbligatori’ alla Foxconn per decine di migliaia di studenti cinesi

di Flavio Fabbri |

VINTI

Sono decine di migliaia gli studenti cinesi, in alcuni casi appena sedicenni, che devono prestare uno stage obbligatorio alla Foxconn se vogliono ottenere il tanto sospirato diploma alle scuole superiori. È quanto riporta il Guardian oggi, sulla base delle denuncie effettuate da alcune associazioni per i diritti dei lavoratori in Cina, tra cui la Sacom (Students and Scholars Against Corporate Misbehaviour).

 

Sembra infatti che un gran numero di studenti delle scuole medie superiori cinesi debbano per forza lavorare per guadagnarsi i crediti necessari a terminare gli studi, proprio presso gli impianti del principale fornitore della Apple di componenti per iPhone.

 

Una situazione inaccettabile, visto che tra i ragazzi alcuni sono poco più che giovanissimii, ma soprattutto sconcertante, se si pensa che un mese fa la Fair Labor Association aveva ispezionato gli stabilimenti Foxconn senza trovare nessuna anomalia ‘significativa’ nelle condizioni di lavoro degli operai.

 

Sul tavolo degli imputati, però, ci finiscono la stessa Foxconn e la Apple, perché nei mesi passati si era riusciti a strappare la promessa di migliorare da subito le condizioni di vita e lavoro degli impiegati e si sarebbe provveduto al rispetto dei diritti dei lavoratori. Lo scorso sabato lo stesso direttore generale dell’azienda taiwanese, Terry Gou, aveva assicurato un maggior controllo sul rispetto delle leggi sul lavoro vigenti in Cina, una riduzione dell’orario di lavoro, una migliore condizione di vita lungo le linee di produzione e una paga più soddisfacente.

 

La Foxconn è un’impresa di Taiwan, ma impiega il maggior numero di operai, 1,2 milioni, proprio in diverse provincie della Cina centrale e meridionale. E proprio nello Henan, a dicembre scorso, circa 1500 ragazzi sono stati inviati dalla suola a lavorare per tre mesi, dieci ore al giorno per sei giorni la settimana, nell’enorme impianto di Zhengzhou, lo stesso che la scorsa settimana è stato visitato da Tim Cook, CEO Apple.

 

Nell’estate del 2010 oltre 100 mila studenti hanno passato le loro vacanze estive negli impianti Foxconn di Shenzhen. A quanto si legge sul Guardian, la scuola cinese si comporterebbe come un’agenzia di impiego, su richiesta di funzionari governativi, fornendo gratuitamente alla Foxconn migliaia di studenti come manodopera da utilizzare per mesi in tutti gli impianti. Alcune testimonianze sono state raccolte anche da altri giornali indipendenti come Yancheng Evening News.