eCOMMERCE: Antritrust e GdF bloccano sito di moda online per pratiche scorrette

di Flavio Fabbri |

VINTI

Non era ancora successo in Italia che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) provvedesse al blocco degli accessi verso un sito online di eCommerce. E’ quanto accaduto in questi giorni con l’aiuto della Guardia di Finanza che, dopo l’arrivo di numerose denuncie e segnalazioni di pratiche commerciali scorrette, ha deciso di rendere impossibili le connessioni al sito in questione di proprietà della società Private Outlet.

 

Il commercio elettronico è in forte crescita nel nostro Paese e il ruolo dell’Antitrust e delle Fiamme Gialle diventa fondamentale per accompagnare lo sviluppo di un settore, l’ecommerce B2C, particolarmente rilevante per l’economia nazionale, oggi vicino ad un giro di affari di 8 miliardi di euro (2011).

 

Tutelare i consumatori e i rivenditori onesti diventa quindi un impegno da portare avanti senza sosta per l’Autorità e la GdF, affinché frodi e raggiri online siano sempre contrastati. Riguardo il caso in questione, si legge in un comunicato stampa ufficiale dell’AGCM, l’Autorità ha deciso di “bloccare, in via cautelare, l’accesso a un sito di vendita online di prodotti di moda, in base alle denunce di diversi consumatori“, in applicazione del Codice del Consumo e del Decreto legislativo sul commercio elettronico.

Private Outlet, attraverso il proprio sito internet, avrebbe diffuso contenuti in grado di indurre in errore i consumatori sulla disponibilità dei prodotti offerti in vendita. Dalle segnalazioni ricevute, è emerso infatti che Private Outlet vendeva online prodotti di moda e lifestyle riconducibili a griffe molto famose, con sconti fino al 70% rispetto ai prezzi di listino, ma in molti casi la consegna degli stessi ai clienti non sarebbe mai avvenuta.

 

In altre segnalazioni si è fatto presente, inoltre, che la società non avrebbe rispettato i termini indicati al consumatore dopo l’acquisto, consegnando in alcuni casi merce diversa da quella ordinata. A fronte di proteste e reclami per il mancato invio dei prodotti ordinati, la Private avrebbe fornito via email un codice di spedizione di un noto corriere che, a sua volta contattato, avrebbe disconosciuto il codice di spedizione medesimo. Nei casi di mancata consegna, la società non avrebbe neanche restituito gli importi ricevuti a titolo di corrispettivo, ostacolando di fatto l’esercizio dei diritti contrattuali dei consumatori: omettendo di rispondere ai reclami inoltrati via email e limitando anche l’operatività del numero telefonico dedicato al servizio clienti.

 

L’Antitrust, si legge nel comunicato, ha ritenuto che gli elementi raccolti fossero sufficienti per intimare alla società di sospendere ogni attività diretta a diffondere i contenuti del sito. Per garantire l’efficacia della misura cautelare a tutela dei consumatori, l’Autorità ha infine realizzato il concreto oscuramento del sito, assicurato dal Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza, che ha comportato il blocco delle connessioni alla piattaforma da tutto il territorio nazionale.