SOCIAL MEDIA: 75% aziende americane non utilizza dati provenienti dalle reti sociali

di Flavio Fabbri |

VINTI

Negli Stati Uniti ormai un grande numero di aziende è presente sui principali siti di social networking, tra cui Facebook e Twitter. Piattaforme dove si operano ogni giorno milioni di interazione, connessioni e scambi informazioni tra imprese e tra queste e i propri clienti. Un bagaglio ingente di dati che certamente possono essere utilizzati dalle aziende stesse per migliorare il proprio brand awareness, la web reputation, le proprie strategie di business e cercare nuovi modelli di fidelizzazione del cliente.

 

Una recente indagine dell’IBM, eseguita da Unisphere Research e Marist University, ha però fatto emergere una realtà molto diversa, con la stragrande maggioranza delle aziende americane che non sanno che farsene di tutti i dati prodotti dalle reti sociali che presidiano, tranne un incoraggiante 25% che ha compreso il potenziale di crescita del data collect.

 

Il restante 75% è assolutamente lontano da tale impostazione nel rapporto con i social media e più in generale con il Peer-to-Peer (P2P). La stessa innovazione tecnologica sembra, secondo quanto riportato dallo studio, poco interessare il mondo delle imprese americane, se non per un 15% dei casi che invece, in relazione al cloud computing ed in special modo alle architettura SaaS (Software as a Service), ha dichiarato di aver intenzione di investire in tali strumenti.